
Guardia di Finanza
Empoli, 24 marzo 2018 - Le loro sneakers inconfondibili per linea, logo e colori ispirati agli Anni Ottanta, sono state riprodotte in maniera pressoché fedele e vendute come ‘vere’. Il loro sito web è stato clonato, scatenando uno shop on line parallelo con in vetrina prodotti taroccati. Un mercato della contraffazione venuto alla luce una prima volta tra maggio e giugno scorsi, poi di nuovo una decina di giorni fa. In tutto, al momento sono state sequestrate quasi cinquecento paia di scarpe.
Ricorsi preoccupanti e indubbiamente nocivi per il marchio fucecchiese doc, Atlantic Stars. Tant’è che i titolari dell’azienda sono scesi in campo, facendo valere i loro diritti in tribunale e puntando su contromisure all’avanguardia. «Abbiamo deciso di investire oltre 20mila euro in garanzie contro i falsi – spiega Cristiano Martelli, coproprietario dell’azienda – Da quest’anno tutti i nostri prodotti sono contraddistinti da un ‘certilogo’, un codice identificativo di ogni singolo capo. Una garanzia per il cliente e una tutela per l’azienda».
Sì, perché la Atlantic Stars, di casa a Fucecchio dal 1968, punta da sempre sul made in Italy «un valore da difendere, un valore in cui crediamo e sul quale abbiamo deciso di scommettere, investendo sul nostro territorio». Nel maggio scorso ad accorgersi delle scarpe taroccate in giro per la Toscana furono proprio gli imprenditori. «Abbiamo intrapreso un’azione penale, assistiti dallo studio legale dell’avvocato Paolo Creta di Bologna – spiega Martelli – Il giudice ci ha dato ragione e le calzature, circa quattrocento paia, sono state ritirate dal commercio. La sentenza ha fatto ‘storia’ e, una decina di giorni fa, la Guardia di finanza di Roma è entrata autonomamente in azione per effettuare accertamenti in alcuni centro commerciali di Roma e dintorni».
«Il nostro ufficio di registrazione marchi di Firenze – continua l’imprenditore – ci ha comunicato che sono state sequestrate preventivamente altre 84 paia di scarpe contraffatte. In più, nei giorni scorsi sempre tramite l’avvocato Creta, abbiamo mandato una diffida a un’altra attività toscana di ritirare dalla vendita altre sneakers ‘brutta copia’ delle nostre». Una situazione grave. «Per questo – prosegue Martelli – abbiamo scelto di investire nel ‘certilogo’: ogni nostro prodotto ha un codice sulla linguetta che lo identifica». Un modo per rendere unica ogni scarpa, «con la speranza che possa disincentivare il fenomeno della contraffazione – conclude il patron di Atlantic Stars – In attesa che il sistema normativo preveda tutele maggiori per chi scommette sull’Italia».
S.P.