EMPOLI
Sassi colorati sparsi in giro per la città. Piccole opere d’arte “tascabili“ che diventano strumenti di condivisione. Tele bianche sulle quali imprimere un messaggio. Sassi come fossero bottiglie, ma non da gettare in mare. Da liberare nei giardini, sulle panchine, nelle piazze e per le vie del centro storico. Ad ogni sassolino, un compito speciale: portare un sorriso a chi lo raccoglierà. È una vera e propria caccia al tesoro che parte da lontano, quella lanciata sui social da Sara Bussolotti. Il progetto “Un sasso per un sorriso“ infatti è stato ideato in Svizzera per approdare anche a Empoli, dove in queste ore sta prendendo piede grazie alla condivisione e alla creatività di tanti cittadini in cerca di colore, ottimismo, positività. A lanciare – è proprio il caso di dire – il sasso sui social facendorimbalzare l’idea sulle bacheche di tanti empolesi è Sara Bussolotti, che in questi giorni , aiutata dai figli, ha disegnato e colorato la sua manciata di opere “itineranti“ per seminarle in giro tra piazza della Vittoria, piazza Farinata degli Uberti, via del Giglio e via del Papa.
"Ho conosciuto il progetto grazie ad una signora svizzera che lo ha portato a Recanati – racconta Bussolotti, impiegata empolese di origini mantovane –
C’è stato un vero e proprio boom nell’ultimo anno, da poche centinaia di persone, i gruppi social dedicati sono arrivati a coinvolgerne diverse migliaia. Oggi siamo in 170mila a seguire ’Un sasso per un sorriso’. Perchè non portarlo anche a Empoli?". Detto, fatto. Coinvolgendo anche i suoi bambini nell’attività, Bussolotti ha dato inizio a questo gioco speciale. "Importante – tiene a precisare – non raccogliere i sassi dai greti dei fiumi o dal mare. Una volta procurati, si puliscono, si disegnano e verniciano per proteggerli dalle intemperie. Il loro viaggio sarà lungo, e la missione piccola ma cruciale in un momento delicato come quello che stiamo attraversando. Chi li trova dovrebbe poi rilasciarli a sua volta dando vita ad una vera e propria catena del sorriso. Lo scopo? Strappare un attimo di felicità a chi troverà il messaggio ’on the road’".
Soggetti astratti, riproduzioni di quadri famosi, frasi, citazioni ma anche paesaggi bucolici, motivi floreali. E poi i personaggi Disney, profili di città lontane e soprattutto messaggi sociali. Come quelle scarpette rosse contro la violenza sulle donne dipinte su un sasso liberato da Sara nei giorni scorsi e ritrovato sul cancello del negozio di una commerciante empolese felice di dover custodire e condividere a sua volta un messaggio così profondo. "In alcuni casi, i sassi sono arrivati perfino negli hub vaccinali, negli ospedali, nei reparti di oncologia e pediatria, laddove c’è davvero bisogno di un sorriso. Sarebbe bello succedesse anche a Empoli". Antenne dritte, quindi. Ai più fortunati capiterà di scovare sassi “parlanti“ sui muretti, sui davanzali, nelle fioriere. Un consiglio? Rilasciarne uno scrivendoci il cap per vedere il tragitto che seguità. L‘ obiettivo resta uno: regalare allegria.
Ylenia Cecchetti