Sciopero delle guardie giurate. Braccia incrociate alla Rems

Gli operatori della società Sicuritalia in servizio si asterranno dal lavoro per tutta la giornata del 6 agosto Cotugno (UilTuCs Toscana): "Le nostre richieste per mettere in sicurezza la postazione sono state ignorate"

La Rems a Empoli (Foto Gasperini/Germogli)

La Rems a Empoli (Foto Gasperini/Germogli)

Empoli, 17 luglio 2024 – Le guardie giurate della Sicuritalia che saranno in turno alla Rems di Empoli il prossimo 6 agosto si asterranno dal lavoro per tutto il giorno. A comunicare la proclamazione dello sciopero è il sindacato UilTuCS Toscana dopo che a nessuna delle richieste di messa in sicurezza della postazione degli operatori è stato dato seguito. "A distanza di due mesi nulla è cambiato – fa sapere Gennaro Cotugno, coordinatore settore sicurezza –. Le nostre richieste per mettere in sicurezza la postazione sono state ignorate. Abbiamo richiesto la porta blindata e l’oscuramento vetri della guardiola, e di raddoppiare la presenza delle guardie giurate da una a due unità. Nei mesi scorsi il presidente della Regione paventava tagli ai servizi di vigilanza presso le strutture ospedaliere. Noi della Uiltucs Toscana diciamo no ai tagli sulla sicurezza. Andremo avanti senza fermarci".

L’episodio che ha innescato lo stato di agitazione del comparto è stato quello dello scorso 4 maggio, quando un paziente sulla trentina, di nazionalità straniera, intorno alle 20.30 era riuscito ad allontanarsi in modo rocambolesco dalla struttura di via Valdorme Nuova. In preda a un momento di delirio, aveva sfondato a calci la porta semi blindata che divide l’area riservata ai pazienti dalle aree comuni e poi aveva aggredito verbalmente una guardia giurata che in quel momento era in servizio minacciandola di aprire la seconda porta, quella che dà sull’esterno. Per fortuna nessuno era rimasto ferito. Una volta guadagnata l’uscita, il paziente era fuggito verso le campagne che circondano la struttura facendo perdere le proprie tracce. Era stato rintracciato qualche ora dopo a casa della madre: era stata la donna stessa ad avvisare le forze dell’ordine. I carabinieri avevano quindi riaccompagnato l’uomo nella residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza detentive di Empoli. Alla luce di tutto questo, UilTuCs Toscana aveva subito scritto all’azienda Sicuritalia che gestisce il servizio di sicurezza nelle strutture Asl di Empoli, Pistoia e Prato, e per conoscenza alla prefettura e alla questura di Firenze, nonché all’ispettorato del lavoro, al dipartimento salute mentale Asl Toscana centro e all’Azienda sanitaria centro, comunicando lo stato di agitazione. Sono trascorsi due mesi e a quanto pare tutto è rimasto immutato. Da qui la decisione di incrociare le braccia per un’intera giornata nella speranza di vedere soddisfatte le richieste avanzate dai lavoratori per svolgere un servizio più efficiente, efficace e soprattutto in sicurezza.

Irene Puccioni