IRENE PUCCIONI
Cronaca

Scuola, cantiere a rischio. La decisione del preside: "Non consegno gli spazi"

Il dirigente del Fermi-Da Vinci Flaviano si rifiuta di concedere le aree . Il motivo: "Non mi è stato fornito un piano antincendio temporaneo".

La sede di via Bonistallo dell’istituto Fermi-Leonardo Da Vinci (. Gasperini/Germigli

La sede di via Bonistallo dell’istituto Fermi-Leonardo Da Vinci (. Gasperini/Germigli

di Irene Puccioni

I lavori di miglioramento sismico del plesso scolastico Fermi-Da Vinci-Pontormo-Ferraris di via Bonistallo vanno avanti. O forse no. Perché le fasi successive di cantiere che dovrebbero prendere avvio il prossimo 3 febbraio per il blocco B e a seguire il 3 marzo per il blocco D, rischiano di avere una battuta d’arresto. Il dirigente scolastico del Fermi - Da Vinci, Gaetano Flaviano, ha infatti informato la Città Metropolitana, e per conoscenza il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ernesto Pellecchia e il direttore scolastico provinciale Susanna Pizzuti, che non ha intenzione di consegnare gli spazi esterni e interni di sua competenza per procedere con gli interventi in programma. Una decisione perentoria dettata dal fatto che nella documentazione dei nuovi lavori inviata dalla Metrocittà alla scuola, il preside ha riscontrato la mancanza "di planimetrie con evidenza delle mutate vie di fuga, moduli di evacuazione e procedure per gestire emergenze causate dal cantiere verso la scuola; ovvero l’assenza di un piano antincendio temporaneo". In altre parole per il dirigente del Fermi-Da Vinci si continua a cantierizzare senza pensare, a suo avviso, ai rischi in caso di emergenza. Flaviano sottolinea anche quanto il 2025 sarà un altro anno complicato sul fronte lavori per la sua scuola. Dall’avvio del cantiere per l’adeguamento sismico del Fermi-Da Vinci, l’istituto ha dovuto ogni volta riadattarsi, riorganizzando spazi e trovandone di nuovi. "Dal settembre 2022 la scuola ha ceduto, nell’ordine: tutti gli uffici, l’archivio e un laboratorio informatico più otto classi. Ce li hanno restituiti nel febbraio 2023 – ricorda Flaviano –. Successivamente abbiamo ceduto altre due classi a favore del Pontormo e quelle due aule le abbiamo allocate in segreteria, tant’è che la segreteria è stata spostata in via Fabiani. Tutto questo a carico dell’istituto. Dopo aver subito due cantieri, in successione, adesso nel 2025 se ne apriranno altri due con due problematiche che reputo molto serie". La prima attiene alla sicurezza. "Il piano di emergenza ed evacuazione che mi è stato mandato dalla Città Metropolitana con la comunicazione dell’avvio dei nuovi lavori non è certo sufficiente a garantire l’incolumità di circa duemila persone, tante sono quelle che gravitano negli spazi interessati dal maxi cantiere", sostiene Flaviano. L’altro aspetto riguarda la didattica. Secondo il dirigente della scuola di via Bonistallo gli studenti subiranno inevitabilmente le conseguenze dei lavori. "Dovranno convivere con i rumori e tutti i disagi. La didattica ne risentirà inevitabilmente. Inoltre questi due prossimi cantieri invaderanno tutti gli spazi esterni della scuola. È dal 2022 che gli studenti non fanno l’intervallo fuori dall’edificio a causa dei lavori e questo si ripeterà anche nel 2025 giocoforza. In tutta questa dinamica – aggiunge il dirigente – devo anche riscontrare che la Città Metropolitana non ha mai fornito spazi aggiuntivi o soluzioni alternative. Ce li siamo sempre dovuti trovare da soli. Per mettere in atto un intervento del genere su una scuola ci sarebbe voluto un edifico a compensazione. Invece si è fatto e si sta facendo tutto sulle spalle del Fermi-Da Vinci".