Se la boxe mette a tappeto i bulli: "È la disciplina l’arma più potente"

Una serata in piazza tra sport e dibattiti per parlare di violenza. Protagonisti: giovani atleti e famiglie

Se la boxe mette a tappeto i bulli: "È la disciplina l’arma più potente"

Se la boxe mette a tappeto i bulli: "È la disciplina l’arma più potente"

di Niccolò Pistolesi

MONTELUPO FIORENTINO

In un’epoca in cui il bullismo continua a essere una piaga nelle scuole e nelle comunità, lo sport emerge come un’arma potente per combattere questo fenomeno. L’iniziativa “Un Pugno al Bullismo“, evento sportivo di pugilato organizzato da Asd Sempre Avanti Firenze con il patrocinio del Comune di Montelupo Fiorentino, rappresenta un esempio concreto di come lo sport possa fungere da strumento efficace contro la violenza con l’obiettivo di promuovere valori positivi creando un ambiente più sicuro e inclusivo. Disciplina, rispetto e crescita personale. Questi alcuni dei temi emersi nella serata di giovedì sera in piazza dell’Unione Europa a Montelupo Fiorentino.

Una serata all’insegna dell’attività sportiva e del suo ruolo cruciale nella prevenzione e nella riduzione della violenza tra i giovani. Un appuntamento che ha dato luogo a sensazioni di speranza e ottimismo dove famiglie e bambini hanno seguito con attenzione e con il sorriso lo svilupparsi della serata. Sparring, combattimenti dilettanti, consigli tecnici e regole dello sport: è stato questo il programma dell’evento che ha coinvolto atleti di tutte le età.

Un’occasione per imparare la disciplina della boxe come un rispetto per gli altri, l’autocontrollo e la capacità di gestire le proprie emozioni. Lo sport come un canale per sfogare l’energia in eccesso e lo stress in modo positivo. Questo può aiutare a prevenire comportamenti impulsivi e aggressivi dando, appunto, un ‘pugno’ al bullismo. Inoltre la pratica sportiva incoraggia la perseveranza e la resilienza, insegnando ai giovani a non arrendersi di fronte alle difficoltà, una qualità importante per affrontare e superare situazioni di bullismo. Gli allenatori e gli adulti coinvolti nello sport possono fungere da mentori e modelli positivi per i giovani, offrendo guida e supporto. Un deterrente contro comportamenti devianti, offrendo una struttura e un obiettivo positivo ai giovani che potrebbero altrimenti essere tentati dal bullismo o da altre attività negative.

"In questo periodo fare un evento sportivo in piazza ha una notevole valenza sociale – ha affermato il maestro di boxe Cristiano Mazzoni –. I ragazzi vedono fare sport dal vivo e vengono invogliati, ritengo che lo sport sia fondamentale per la crescita di qualsiasi adolescente e di qualsiasi bambino. Come sport è uno dei più antichi del mondo. Chi entra in questo mondo capisce delle dinamiche diverse da quello che si vede da fuori: si impara a conoscere se stessi e a lavorare sulla propria persona. C’è una crescita psicomotoria, è uno sport affascinante". Anche le autorità locali hanno riconosciuto l’importanza di questi programmi. L’assessore allo sport, nonché vicesindaco, Francesco Desii in primis. "Faccio i complimenti ai ragazzi e alle ragazze che si sono alternate – ha detto –. Le vittime di bullismo sono sempre di più e una comunità ha il compito di risolvere questi problemi. Lo sport forma i ragazzi aiutandoli in questo contesto".

Anche il neo eletto sindaco Simone Londi era presente e ha detto la sua rivolgendosi alla comunità presente. "È un bellissimo evento. Mettendo un ring in una piazza si può vedere il valore della condivisione. Eventi come questo, diverso dal solito, aiuta a fare comunità. In più nelle associazioni si impara a rispettare gli altri. Sosterremo sempre con piacere iniziative di tal valore sociale: spero che in futuro ripeteremo la formula". In un’epoca in cui il bullismo rappresenta una minaccia per il benessere dei giovani, progetti come questo offrono una speranza concreta di cambiamento. Durante la serata la raccolta fondi per l’associazione “Noi da grandi“ a sostegno di progetti per l’autonomia dei disabili: una soddisfazione doppia.