Camicie, che passione. Ne indossava una diversa ogni giorno, Massimiliano Masotti quando lavorava come ragioniere. "E così ho deciso di lasciare il mio lavoro per aprire un negozio…di camicie. Era il lontano 1997, in quegli anni iniziavano ad esplodere i franchising di camiceria. Ma io sognavo qualcosa di diverso, un negozio tutto mio, dove poter offrire qualità e personalizzazione". E così è stato. "MM Massimiliano" in piazza della Vittoria oggi vende camiceria su misura e accessori da uomo. Negli ultimi 10 anni si è aggiunta la maglieria, con un tocco di originalità che è sempre più richiesto dalla clientela. "Il prodotto che va per la maggiore? - dice il titolare dell’attività - Soprattutto ora che comincia lo shopping di Natale direi camicia bianca o celeste, un gran classico, quella che accontenta tutti. Le cifre ricamate a mano sulla maglia o sul calzino, sull’accessorio per renderlo unico sono sempre una buona idea regalo. L’anno scorso le cravatte con le iniziali sono andate a ruba. Prodotti originali e accessibili che fanno la differenza". Camicia e dintorni, dunque, per una sfida che a distanza di 25 anni può dirsi vinta. "Dalla prima produzione ci siamo evoluti - racconta Masotti - Ci siamo adattati in base alle richieste e siamo arrivati ad oggi. Il cliente ideale è il libero professionista che usa la camicia quotidianamente; l’avvocato, il commercialista, l’assicuratore. Qui sono tutti i benvenuti. Il progetto è partito sull’onda della fine degli anni ’90, anni d’oro. Poi siamo saliti sulle montagne russe, la crisi del commercio era già nell’aria, il 2008, la pandemia del 2020, tutto è cambiato nel tempo. E’ cambiato l’acquisto, molto più ragionato, riflessivo, complicato. Fortunatamente siamo ritornati alla qualità". Come si dice, "chi più spende meno spende". Onestà, serietà e disponibilità sono i tre fattori essenziali per la continuità secondo Masotti. Il periodo di massimo attività unito al Natale è quello delle cerimonie dove si concentra una buona fetta del fatturato annuale. "Cosa mi auguro per il prossimo anno? Spero in un ritorno all’Empoli degli anni ’90, un centro storico di qualità, più personalizzato e non uguale ai centri di tante altre città". E poi un appello a chi ha voglia di fare impresa. "Abbiamo un bel centro. Venite, scommettete, investite".
Y.C.