
Sesto Potere. Odio e vendetta all’Excelsior
EMPOLI
Sarà “Sesto Potere“ lo spettacolo protagonista mercoledì prossimo al Teatro Excelsior del secondo appuntamento della stagione di prosa a Empoli. Una piéce incentrata sulla nascita di una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta scritto e diretto da Davide Sacco con Francesco Montanari, Cristiano Caccamo, Nina Torresi e Matteo Cecchi. In un garage chissà dove tre ragazzi lavorano per il partito di destra: creano fake news per manipolare la campagna elettorale. È l’ultima sera prima del silenzio elettorale e i sondaggi sono a loro favore, ma quando Malosi, un giornalista molto seguito, distrugge in diretta il vicesegretario del partito, crollano drasticamente. I ragazzi capiscono che l’unico modo per riportare la situazione a loro favore non è più creare false notizie sulla sinistra, ma screditare direttamente il giornalista. In pochi minuti investono migliaia di euro e mettono in rete la notizia che Malosi ha preso dei soldi dalla sinistra per pilotare la campagna elettorale. I ragazzi esultano quando il presidente di rete sospende la trasmissione di Malosi. Hanno raggiunto il loro obiettivo. Ma hanno anche finito il loro budget. I tre ragazzi sono molto diversi tra loro: uno è mosso dalla rabbia, ardore politico; un altro fa questo lavoro per soldi, la terza sembra avere per Malosi un odio personale. Quando gli hacker si accorgono di aver esaurito il budget, iniziano a discutere pesantemente tra loro.
Dopo il quarto potere della stampa e il quinto potere della televisione, un sesto potere, molto più sottile e infimo, percorre tra le notifiche degli smartphone. Un potere invisibile, un pericolo nelle nostre mani, un lavaggio del cervello continuo, un potere da cui nessuno di noi può scappare. "La trama è tristemente attuale. Politica, fake news, manipolazione. Ma quello su cui ho scelto di concentrarmi sono state le motivazioni che spingono una generazione a comportarsi in maniera crudele, cattiva, bastarda – ha spiegato Sacco –. Più andiamo avanti nella conoscenza dei personaggi, capiamo che il conflitto maggiore è interiore a ognuno di loro, tra quello che vorrebbero essere e quello che la società li costringe a diventare".