REDAZIONE EMPOLI

Si apre un nuovo capitolo della storia: "Al via una campagna divulgativa"

Camin, direttrice del Sistema museale, annuncia eventi per la cittadinanza .

Camin, direttrice del Sistema museale, annuncia eventi per la cittadinanza .

Camin, direttrice del Sistema museale, annuncia eventi per la cittadinanza .

Un patrimonio culturale da conoscere, tutelare e comunicare. "Un bene che va raccontato alla comunità, perché appartiene ai montelupini. La volontà è di informare e coinvolgere le scuole, allargare la scoperta a tutte le fasce d’età". Sarà fatto probabilmente nel mese di dicembre in una data simbolica, il 13, per Santa Lucia, con una prima iniziativa pubblica. Ad anticiparlo è Lorenza Camin, direttrice scientifica del Sistema museale di Montelupo.

"Stiamo organizzando una conferenza al museo archeologico proprio con l’obiettivo di rendere la comunità consapevole del proprio passato. Lo scavo – seguito dal professor Cantini – ha evidenziato l’importanza storica dell’area, fornendo nuove conoscenze sulla storia del territorio. Sapevamo dell’esistenza di un documento che attestava questo possesso nel 937 tra i beni di re Ugo. Ma l’area è ricca di attestazioni archeologiche; dove ora c’è il museo archeologico, c’era una necropoli romana – ricorda Camin –. Con questo scavo il quadro si amplia". E si ampliano le potenzialità turistiche del comune, si aprono nuovi scenari. Perché la ricerca non è certo finita qui. "Il prossimo anno contiamo su una campagna di due mesi. C’è un pezzetto mancante - ed inedito - di storia che si sta affacciando e che porteremo avanti. Già quest’ anno avremo voluto organizzare un open day per presentare gli scavi al pubblico ma il meteo non ha aiutato. Le quattro settimane di lavori ininterrotti hanno portato alla luce materiali straordinari, che andranno ad arricchire il museo. Prima di arrivare a questo risultato sono state condotte indagini e carotaggi; nella campagna che si è appena conclusa sono stati aperti tre saggi per capire, in quella futura, dove allargarci. È stato stupefacente il rinvenimento a nemmeno un metro sotto terra di strutture già ben definite e riconoscibili".

Arriveranno altre sorprese. Siamo solo all’inizio, in attesa della ripresa dei prossimi scavi. Ma intanto è lecito pensare in grande ed immaginare un percorso turistico e culturale in evoluzione, idealmente collegato alla Villa Medicea e al progetto Uffizi Diffusi, dove il visitatore "avrà un ampio ventaglio di itinerari da seguire, dal museo archeologico con le testimonianza più antiche, al sito della villa romana del Vergigno, dal museo della ceramica, alle opere site specific sparse per il borgo, toccando l’archivio Bitossi e l’antica fornace. C’è una parte della lunghissima storia di Montelupo da mostrare. Storia che continua tutt’ora con le botteghe ceramiche che tengono viva la tradizione. Una storia che non si ferma nel tempo e che ci regala ancora oggi, meraviglia inaspettata".

Ylenia Cecchetti