LISA CIARDI
Cronaca

Morte in culla, ondata d’affetto per la famiglia

I medici vogliono capire cosa sia successo alla piccola Olivia, vittima di un caso di ’Sids’. Non si fermano le testimonianze di vicinanza

Ogni tentativo è stato inutile (foto di repertorio)

Montelupo Fiorentino (Firenze), 4 ottobre 2021 - Due comunità colpite dal dolore per la morte della piccola Olivia. Con tante manifestazioni di vicinanza ai genitori della bimba, che solo un mese e mezzo fa avevano condiviso con amici e parenti la felicità per la nascita della loro secondogenita. Ieri nei municipi di Lastra a Signa e Montelupo Fiorentino, dove lavorano rispettivamente la mamma e il papà della bimba morta in culla nella notte fra venerdì e sabato, gli uffici sono tornati ad aprire. Ma l’assenza dei due colleghi, travolti da questa tragedia, si è fatta sentire ed è stata al centro del pensiero di tutti. Intanto il corpicino è stato trasferito dal Meyer al reparto di anatomia patologica di Careggi. L’obiettivo dei medici è capire meglio le cause della morte e se la piccola potesse avere delle patologie non ancora emerse. L’ipotesi più probabile però resta quella di un caso di Sids (dall’inglese Sudden Infant Death Syndrome) ovvero di morte improvvisa in culla. Una sindrome che colpisce in Italia circa un nato su 2mila, interessando quasi sempre bambini sani, fra uno e cinque mesi di età, che, senza motivo apparente, non si risvegliano dal sonno.

E questo, almeno dalle prime ricostruzioni, è successo anche alla piccola Olivia che venerdì notte, come ogni sera, riposava nel lettino dopo aver preso il latte. Intorno alle 4, quando i genitori si sono affacciati alla culla per controllare che stesse bene, la bimba non ha dato segni di vita. Immediata la chiamata al 188 che ha inviato a Brucianesi l’ambulanza con medico a bordo della Misericordia di Lastra a Signa. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione né la corsa al Meyer, dove la neonata è giunta in arresto cardiaco. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati ai genitori, conosciutissimi nella zona: il padre, Daniele Sterrantino, è presidente dell’Associazione sinistra per Lastra, è stato consigliere comunale del Prc e si è impegnato in molte associazioni, dalla Misericordia all’Anpi, all’Arci Tripetetolo. Da tempo lavora nel Comune di Montelupo che sabato ha chiuso per lutto. La madre, Serena Chiti, anche lei molto attiva sul territorio, è invece dipendente del Comune di Lastra a Signa che domenica ha condiviso sui social un messaggio di lutto e vicinanza alla famiglia. Nei prossimi giorni, conclusi gli accertamenti, verrà decisa la data del funerale.