La crisi morde. Lo scenario di riferimento e il contesto competitivo in cui si muovono i settori che trainano la nostra economia restano condizionati da diversi fattori di incertezza, legati al persistere dei conflitti alle porte dell’Europa, alle tensioni geopolitiche internazionali e alla discontinuità che è rappresentata dall’elezione di Trump. E’ quanto emerge dal monitor dei distretti e dei poli della Toscana, elaborato sui primi nove mesi del 2024dal Research Department di Intesa Sanpaolo. Dall’analisi un messaggio chiaro: per i distretti toscani sarà necessario continuare a valorizzare e sostenere i propri punti di forza come l’alta qualità, la flessibilità e la spiccata proiezione sui mercati internazionali.
Ma quale quadro abbiamo davanti? Per Empoli e per la zona resta fondamentale il sistema moda che mostra evidenti segnali di rallentamento, in particolare il distretto della pelletteria e calzature di Firenze (-21,5%) e dell’abbigliamento di Empoli (-7,7%) per effetto della debolezza della domanda e del calo dei consumi che ha penalizzato l’intero comparto. Inoltre, hanno influito anche diverse politiche distributive e una riorganizzazione delle piattaforme logistiche che hanno riguardato soprattutto l’area fiorentina.Per la concia e calzature di Santa Croce – pilastri della moda nel cuore della Toscana – il calo delle esportazioni (-3,3%) è legato alle lavorazioni più a valle di calzature che è compensato solo in parte dall’aumento di vendite di concia e pelletteria (+2,0%).
Vanno meglio altri comparti. Come la filiera agro-alimentare che realizza una crescita (+29,2%): risultato dovuto principalmente al distretto dell’olio toscano che ha superato il valore di un miliardo di euro di vendite all’estero in un contesto di incremento dei prezzi legato anche alla scarsità della materia prima della precedente stagione. Gli Stati Uniti si confermano primo mercato di riferimento – rappresentano infatti più del 40% dell’export del distretto – ma si sono verificate crescite rilevanti anche verso Germania e Francia.
Positivo anche il risultato del distretto dei vini dei colli fiorentini con una crescita dell’11,1% maturata soprattutto nel mercato nordamericano che rappresenta più della metà dell’export.
"I distretti e i poli tecnologici toscani continuano a mostrare un buon andamento confermando la capacità di cogliere le evoluzioni del mercato – commenta Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo –. Come Banca dei Territori supportiamo il processo di crescita anche internazionale delle imprese attraverso un approccio integrato che unisce alle soluzioni finanziarie, percorsi formativi e una consulenza altamente specializzata, grazie ai nostri professionisti sul territorio e a partnership strategiche all’estero".
Carlo Baroni