Sistemate le aree critiche. Ma i nodi ancora restano

Concluse le manutenzioni agli argini. Nuovi problemi in via dell’Acquerata

Sistemate le aree critiche. Ma i nodi ancora restano

I danni dell’alluvione di un anno fa

E’ stata Stabbia la frazione più colpita, capace di "assorbire" in larga parte quel mezzo milione di euro circa di interventi in somma urgenza resisi necessari per rendere nuovamente percorribile l’intero territorio e completare una prima messa in sicurezza delle aree più critiche. Nel frattempo sono stati effettuati una serie di interventi manutentivi sugli argini del Vincio coinvolgendo il Consorzio di Bonifica, mentre l’ultimo intervento annunciato in ordine cronologico riguarda quella via dell’Acquerata che hanno lo scorso 8 settembre si era allagata. E’ il report a un anno dall’alluvione per quanto riguarda il Comune di Cerreto Guidi, con il rischio idrogeologico che dallo scorso 2 novembre è tornato a essere uno dei temi più dibattuti. Anche nell’ultimo consiglio, sia il gruppo ’L’è Tutto da Rifare’ che il centrodestra avevano presentato interrogazioni sull’argomento, ripartendo dalla richiesta di un consiglio comunale aperto straordinario avanzata nuovamente dagli esponenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Gli stessi che richiedono con forza la realizzazione delle casse d’espansione sul Vincio e sul Vinciarello, che richiederanno tuttavia il coinvolgimento della Regione, del Consorzio e del Genio Civile. Più fattibile in tempi relativamente brevi la convocazione di un consiglio ad hoc intanto, con il sindaco Simona Rossetti che pur non indicando alcuna data non ha chiuso la porta all’eventualità. Nelle scorse settimane era poi stato affidato il cantiere da oltre 300mila euro relativo a via Ildebrandino, che esula dagli interventi direttamente collegati all’alluvione ma che si pone comunque la finalità di rendere più sicura la zona anche in caso di eventi calamitosi. A breve il Consorzio dovrebbe intervenire con un’opera di pulizia nei pressi del ponte di Masino e dopo i sopralluoghi effettuati di recente nei pressi del Rio Filicaia, l’amministrazione è in attesa di risposta per quel che riguarda la situazione legata alla cassa d’espansione. E poi c’è la questione del "tavolo operativo di programmazione": lo scorso settembre Rossetti aveva lanciato l’idea di un tavolo operativo periodico con Acque SpA, Città Metropolitana, Consorzio 4 Basso Valdarno e Genio Civile per meglio programmare i prossimi interventi, ma la prima riunione inidicativamente fissata per i primi giorni del mese scorso non si è poi concretizzata. Si attendono ulteriori sviluppi.