YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Sos abbandono scolastico: "Ecco l’idea per fermarlo"

Il tasso rilevato di dispersione, bisogni educativi speciali e disagio sociale raggiunge il 17% sul nostro territorio ed è superiore alla media regionale .

Come si presenta il complesso restaurato dell’ex ospedale San Giuseppe

Come si presenta il complesso restaurato dell’ex ospedale San Giuseppe

Ascoltare i bisogni del territorio, far fronte alle nuove urgenze, proporre soluzioni che abbiano una visione di area. Il contesto di intervento sul quale poggia il maxi progetto si basa su numeri. Sono quelli che arrivano dall’osservatorio provinciale e che guardano al nostro territorio come la zona in Toscana dove il tasso di dispersione scolastica è più alto. Un allarme che non può non destare preoccupazione. Da qui, la sfida colta dall’amministrazione comunale e dalla Società della Salute e l’ambizione di fornire più risposte.

L’idea dello spazio multifunzionale parte infatti da un’analisi del contesto sugli adolescenti e sui giovani nell’area dell’Empolese Valdarno Valdelsa: al 2022, ben mille tra gli 11 e i 21 anni erano seguiti dai servizi sociali della Sds, a cui si vanno a sommare altri duemila ragazzi che seguono percorsi di contrasto alla dispersione scolastica. Il tasso rilevato di dispersione scolastica, Bisogni Educativi Speciali e disagio sociale raggiunge il 17 per cento sul nostro territorio; come detto, superiore alla media regionale.

"I dati non sono positivi - ha commentato l’assessore con delega al sociale del Comune di Empoli, Nedo Mennuti -. Se avessi dovuto immaginare soluzioni per rispondere alle esigenze sociali di questa fascia di popolazione, forse sognando in grande avrei pensato a tutto questo. La dispersone scolastica sul territorio preoccupa più che in altre parti della Toscana. Dobbiamo aiutare i giovani ad essere introdotti nel mondo del lavoro, a facilitare l’orientamento verso l’università o a supportarli in percorsi di formazione. Dobbiamo prevenire il problema uscendo dagli uffici, parlando con loro, con le famiglie, facendo attività socio educative di strada. Dobbiamo intercettare quei gruppi di ragazzi che a volte, specie nelle frazioni, hanno comportamenti non conformi alla regola. Penso ai ‘writer’ (per non chiamarli vandali, ndr) che imbrattano la cosa pubblica. Come li raggiungiamo se non così? Da questa struttura partirà lo studio delle criticità. Era necessario rafforzare questo tipo di servizio". Le risorse ottenute andranno a coprire anche il trasporto degli utenti che vivono fuori da Empoli e che potranno essere accompagnati per prendere parte alle attività. A proposito di lavoro, per una buona parte del progetto la ricaduta occupazionale sarà notevole. Saranno indetti bandi per l’affidamento dei servizi a professionisti del settore.

Ylenia Cecchetti