REDAZIONE EMPOLI

Sos cani senza guinzaglio: "Aggressioni e paura. Situazione fuori controllo"

La rabbia di una cittadina: "Allarme per i pitbull lasciati liberi a Cappiano. Timore a frequentare i giardini, già due casi potevano trasformarsi in tragedia".

Un cane pitbull lasciato libero senza guinzaglio in una zona pubblica (foto d’archivio) il problema è segnalato a Ponte a Cappiano

Un cane pitbull lasciato libero senza guinzaglio in una zona pubblica (foto d’archivio) il problema è segnalato a Ponte a Cappiano

Il territiorio, i cittadini, i cani e la sicurezza. Tema conplesso. I problemi ci sono a Cappiano. E una cittadina li affronta a trecentosessanta gradi. Cosa succede? "La situazione dei cani padronali liberi e tenuti senza guinzaglio è fuori controllo, l’ultimo avvistamento lungo viale Colombo, la strada principale che collega la frazione a Fucecchio, abbiamo avvistato un pittbull libero che girovagava tranquillamente tra le case del viale – lo sfogo di una residente –. Il mio cane ha subito una grave aggressione un mese fa e un’altra proprio ieri (martedì, ndr), che poteva trasformarsi in tragedia ai giardini comunali da parte di un cane libero senza guinzaglio, vicino al padrone, totalmente incapace di richiamare o tutelare il suo cane, e il nostro".

"La gestione di cani non è un gioco e non è una cosa che tutti sono capaci o idonei a fare – prosegue l’analisi –. La legge prevede l’uso del guinzaglio in tutti gli spazi pubblici o perlomeno, appena si vede un cane o una persona passeggiare nei dintorni. Sono la prima che sostiene il fatto che, in assenza di altri cani o persone in spazi aperti di campagna il cane può essere lasciato libero, a patto che il padrone sia in grado di richiamarlo a sé. Come se non bastasse ci sono stati altri avvistamenti di cani liberi che girano per il paese senza nessun controllo o tutela. Siamo veramente preoccupati al pensiero che possa succedere di nuovo, ho paura che succeda ai miei nonni anziani, a un bambino, ad altre persone che vivono in zona".

E poi ancora, lo sfogo continua:

"Così non possiamo andare avanti, perché io ho paura a recarmi ai giardini, ho paura quando vedo un bambino correre sull’argine perché non so a che cosa potrebbe andare incontro – ancora lo sfogo –. Alcuni educatori parlano di istituire un vero e proprio corso formativo prima di prendere un cane. Perché un padrone che non è capace di controllare e gestire il suo cane è un pericolo enorme. Vivere con il terrore non è giusto e non è un buon insegnamento per la comunità in cui ci troviamo". E quindi? Il momento di agire è nella quotidianità, per prevenire il peggio. Perchè poi è sempre doloroso quando si sente dire che un bambino è stato morso da un cane, che un runner è stato aggredito, o che un altro cane ha avuto la peggio a seguito di un attacco. L’appello, in questo caso, è anche a maggiori controlli.