ANDREA CIAPPI
Cronaca

Sos povertà, i numeri in crescita. Nuovi aiuti per pagare le bollette

Dall’Anci un tesoretto extra di 8.500 euro ora a disposizione del Comune: ecco come funziona

Da qualche anno pagare le bollette è diventato un pensiero angosciante per sempre più persone anche nell’Empolese (foto d’archivio)

Da qualche anno pagare le bollette è diventato un pensiero angosciante per sempre più persone anche nell’Empolese (foto d’archivio)

Segni dalle trincee della crisi. O delle crisi che hanno coinvolto tante famiglie (economica, sociale), da quelle del 2007-9 alla più recente quale onda lunga della pandemia: al Comune di Empoli sono arrivati 8.500 euro da Anci, soldi resisi disponibili ma che ancora non erano stati riscossi. Servono a coprire le maggiori spese sostenute per aiutare le famiglie beneficiarie dei bonus elettrico, gas ed idrico. In sostanza, si tratta del sostegno per pagare le bollette. Eppure, e da anni, Empoli stanzia cifre considerevoli: si viaggia sui centomila euro all’anno da distribuire ai nuclei in difficoltà economica per il pagamento delle utenze domestiche.

Si tratta, come specificato dal Comune, di un aiuto concreto che i cittadini possono ottenere telefonando al segretariato sociale. Le domande stanno aumentando, e c’è necessità di copertura. Questo il senso dell’ultimo provvedimento con cui si incamerano anche le migliaia di euro arrivate da Anci. "Sono fondi – spiega l’associazione nazionale di questi enti locali – di competenza dei Comuni destinati alla copertura dei maggiori oneri sostenuti per la gestione delle domande d’accesso all’agevolazione portata dai bonus". In poche parole: c’è sempre più necessità. Un dato tangibile anche guardando alla preziosa attività svolta dalla mensa Emmaus gestita dalla Misericordia di Empoli e dall’Emporio solidale, realtà nata dalla collaborazione fra Comune di Empoli, servizio sociale della Sds Empolese Valdarno Valdelsa e le associazioni del territorio, che ogni giorno si prendono cura di chi ha bisogno.

E di questo disagio crescente abbiamo altra cartina di tornasole anche nella zona nord dell’Empolese, basta superare l’Arno. Qui, è stato appena rinnovato l’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia per la lotta alla marginalità e per il sostegno alle opere della Caritas. Il fatto riguarda i gruppi Caritas con riferimento alle comunità parrocchiali di Vinci e di Capraia e Limite, che rispondono alla Diocesi di Pistoia. Anche per il 2025, è stato infatti confermato il contributo di 220mila euro in favore della Caritas di Pistoia per il sostegno delle situazioni di difficoltà che emergono dai centri di ascolto del territorio. Marcello Suppressa, direttore Caritas pistoiese aveva sottolineato i numeri in crescita emersi dal report di fine 2024: allarmante.

Andrea Ciappi