Da un lato il M5S ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione in consiglio regionale "per chiedere come la giunta regionale intenda intervenire a difesa dell’autonomia dell’istituto Gonnelli". Dall’altro la giunta dell’Unione dei Comuni, che si è detta contraria all’orientamento della Metrocittà (per ottemperare ai tagli chiesti dal governo) di sopprimere l’autonomia scolastica dell’istituto comprensivo di Montaione e Gambassi comunicando l’intenzione di mettere in atto "tutte le azioni possibili" per opporsi a un provvedimento lesivo per il territorio. "Chiediamo rispetto per il territorio e che le decisioni siano basate su criteri educativi e logistici, non solo storici. Il criterio scelto per salvare il Galileo non considera aspetti educativi e logistici che invece dovrebbero essere primari – ha dichiarato il presidente dell’Unione dei Comuni, Alessio Mugnaini – gli accorpamenti fra istituti dovrebbero avvenire nello stesso contesto cittadino, senza costringere due comuni a perdere la propria identità scolastica costruita in molti anni. Ci aspettavamo un coinvolgimento che non è avvenuto".
La giunta dell’Unione fa poi notare che la conseguenza sarebbe creare un istituto la cui dirigenza dovrà muoversi su un territorio di circa 280 km quadrati. "Quasi il triplo dell’estensione della città di Firenze – hanno detto – che potrebbe accorpare dirigenze di istituti distanti poche centinaia di metri". "Questa decisione sottolinea ancora una volta come la logica centralista finisca per favorire il capoluogo a discapito delle aree periferiche – ha fatto sapere il M5S, in una nota firmata dal deputato Andrea Quartini, dalla consigliera regionale Irene Galletti e dai rappresentanti dell’Empolese Valdesa Jacopo Maccari e Fabrizio Macchi – i cittadini di Gambassi e Montaione si trovano di fronte a una decisione imposta, senza coinvolgimento delle istituzioni locali o delle famiglie interessate. Ci impegneremo in ogni sede per tutelare le aree periferiche da scelte inique".