YLENIA CECCHETTI
Cronaca

In un mese tre spaccate, parafarmacia presa d’assalto: “Così lascio, impossibile lavorare”

L’esasperazione di Martina Biondi, dopo l’ennesimo tentativo di furto nel negozio di piazza don Minzoni: “Non c’è deterrente che tenga, dalla politica mi aspetto risposte. Costretta a chiudere dopo 10 anni”

Martina Biondi, all’ingresso della sua parafarmacia dopo il terzo tentato furto in meno di un mese (foto Gasperini)

Martina Biondi, all’ingresso della sua parafarmacia dopo il terzo tentato furto in meno di un mese (foto Gasperini)

Empoli, 27 luglio 2024 – Al terzo tentativo, il colpo è stato messo a segno. Magro il bottino (pochi spiccioli dal fondo cassa), ma la rabbia e l’esasperazione ormai sono insostenibili. Tre episodi in meno di un mese sono troppi da sopportare. E alla fine i malviventi - che si sono letteralmente accaniti sul negozio- ci sono riusciti. Hanno fatto irruzione nella parafarmacia di piazza don Minzoni completando un lavoro che avevano iniziato il 29 giugno.

Alla fine del mese scorso infatti utilizzando un posacenere a colonna come ariete, qualcuno aveva provato a sfondare una finestra sul retro. Tentativo fallito. Non contenti i ladri si sono ripresentati il 5 luglio provando ad alzare l’avvolgibile di una delle finestre. Un piano rimasto incompiuto fino a ieri notte, quando la titolare è stata nuovamente buttata giù dal letto dai vigili giurati, avvisati dall’allarme scattato intorno alle 00,30. I segni dell’effrazione sono evidenti.

La porta principale è danneggiata. "È tutto ripreso dal video delle nostre telecamere - dice, stremata e scossa la dottoressa Martina Biondi - In una manciata di secondi con un piede di porco una persona a volto semi coperto sfonda l’ingresso e porta via la cassa mentre un’altra fuori fa da palo".

Un pezzo del registratore di cassa viene ripescato al mattino poco distante dalla parafarmacia. "Un danno che si somma a quello delle porte da ripristinare, ci vorranno almeno 3mila euro - sbotta la titolare dell’attività di piazza don Minzoni che ha denunciato alle forze dell’ordine tutti gli episodi -. Ci sono ancora i segni della spaccata del 20 luglio dell’anno scorso. Ma in un anno non è cambiato nulla. Anzi, la situazione è peggiorata. Non basta la videoserveglianza, che costa. Non basta la vigilanza, altra spesa da sostenere. Non c’è deterrente che tenga. Qui è il Farwest e così non si può andare avanti". È dal periodo del Covid che le cose sono precipitate. A tal punto da spingere la dottoressa Biondi a considerare l’idea di chiudere.

“Non sono in condizioni di lavorare. Sto seriamente pensando di mollare. Non ce la faccio più. Ho paura. Non ho la libertà di lavorare serenamente. Non si può aprire al mattino con il terrore di trovare brutte sorprese e chiudere con la stessa sensazione addosso. Qui giorno e notte circolano gli stessi soggetti ripresi dalle telecamere durante il furto di ieri notte. Sono persone poco raccomandabili che si presentano spesso in gruppo tenendo in ostaggio il quartiere. E se non trovano quel che cercano di notte, potrebbero ripresentarsi di giorno, durante il turno che copro da sola".

Martina Biondi in campagna elettorale si era candidata con la lista civica Questa è Empoli. "Ed è dalla politica che mi aspetto risposte. Ma qui non si è visto né sentito nessuno. Mi troverò costretta a chiudere un posto al quale ho dedicato 10 anni di vita perché non mi sento al sicuro, non mi sento tutelata".