IRENE PUCCIONI
Cronaca

Spaccio e furti in viale Buozzi. Scoppia la rivolta dei residenti

La paura di chi ci vive: "Perfino aprire il cancello per mettere fuori la spazzatura diventa un’azione coraggiosa"

Lo spacciatore di turno ripreso mentre consegna le dosi a un automobilista

Lo spacciatore di turno ripreso mentre consegna le dosi a un automobilista

Empoli (Firenze), 30 giugno 2024 – Spaccio e consumo sono alla luce del sole. L’attività è diventata talmente una consuetudine che si mescola e si mimetizza con il via vai quotidiano tra chi porta a spasso il cane e chi cerca parcheggio. Siamo in viale Buozzi, a pochi passi dalla stazione, una zona dove si affacciano palazzine eleganti, dove abitano noti imprenditori e professionisti empolesi, ma anche dove le scene di degrado e disagio sociale sono ormai all’ordine del giorno. I residenti sono esasperati e spaventati.

Perfino aprire il cancello per mettere fuori la spazzatura diventa un’azione ’coraggiosa’. Di fare due passi dopo cena manco a pensarci. "Mio figlio più grande se devo rincasare dopo una certa ora mi dice di stare attenta – racconta esasperata una mamma – io stessa ho paura per i miei bambini. Quello che vediamo dalle nostre finestre non è tollerabile". Dai telefonini di chi vive tra viale Buozzi e via Fabiani escono filmati con frame inequivocabili.

Sulle panchine, a tutte le ore del giorno, si danno appuntamento soggetti (quasi sempre le solite facce) che con gesti rapidi si scambiano dose e soldi. I clienti più spavaldi consumano direttamente sul posto. Il kit per la preparazione della dose da assumere è a portata di mano. Ci si fa direttamente sulla panchina lungo il marciapiede oppure dietro ai giochini del parco della Rimembranza, che diventano rifugi perfetti soprattutto nelle giornate di pioggia. "Si riparano sotto gli scivoli, così l’attività di spaccio va avanti senza sosta – continua la residente –. Un altro spazio molto frequentato è dietro la siepe, quella che separa la ferrovia dal parco. Dietro c’è di tutto: siringhe usate, cartine, fazzoletti sporchi. Dovrebbero tagliarla, almeno si eliminerebbe un luogo di degrado".

Non solo sul viale, ma anche tra le vie traverse corrono droga e affari. "La sera – spiega la residente – lo scambio avviene all’angolo tra viale Buozzi e via Fabiani. I clienti arrivano in auto, abbassano il finestrino, la ritirano velocemente per poi ripartire". Un gesto rapido, automatico, e il gioco è fatto. Al ’mercato’ degli stupefacenti, che ormai domina la zona, si aggiungono anche furti e danni alle auto in sosta. L’ultima presa di mira è stata una minicar, che il proprietario aveva parcheggiato proprio sotto casa. Tutta la scena è stata ripresa da una telecamera di videosorveglianza privata. Al balordo di turno gli ci sono voluti due tentativi per aprire il mezzo. Nel primo caso, nonostante gli sforzi, lo sportello rimaneva chiuso. Pochi minuti dopo è ritornato con lo strumento ’giusto’ che gli ha permesso di entrare dentro. Nell’abitacolo il giovane proprietario aveva dimenticato il portafogli con soldi e documenti. Tutto sparito.

Basta una minima distrazione che le auto vengono completamente ripulite. "Mi è capitato per sbaglio – racconta ancora la residente – di non aver chiuso correttamente l’auto. Il pulsante automatico forse non ha funzionato. Sono andata in casa per pochi minuti, ma quando sono ritornata era tutto a soqquadro. Erano spariti gli occhiali da sole e un giubbotto. Sempre dalle telecamere private ho potuto vedere che erano in due, ma al momento non sono stati rintracciati". Oggetti sui sedili, ma anche biciclette ben legate ai pali: tutto quello che può far gola ha vita breve in viale Buozzi. "Non è possibile continuare così. Non possiamo aver paura a casa nostra. Dal civico 8 al civico 40 non viviamo più tranquilli. Con i vicini stiamo valutando anche di prendere una vigilanza privata. Eppure – conclude la donna – basterebbe poco: un po’ di animazione d’estate, luci di Natale e eventi durante l’anno. Ma se tutto è concentrato nel centro, qui diventa terra di nessuno, anzi di degrado più assoluto".