EMPOLI
Aggregazione, condivisione delle regole, rispetto di sé e degli altri, solidarietà. Questi i punti cardine su cui si fonda il progetto “Mettiamoci nei panni di…”, promosso dall’associazione Centro di Accoglienza di Empoli in partenariato con Uisp Comitato territoriale Empolese Valdelsa Aps, Noi da Grandi e Vecchie e Nuove Povertà. Si tratta di un torneo che mette insieme sport e volontariato, coinvolgendo due classi dell’Istituto tecnico Fermi ed altrettante dell’Istituto Professionale Da Vinci, tra terze e quarte, insieme ai rispettivi insegnanti di scienze motorie. "Siamo ancora nella fase iniziale, ma i ragazzi stanno rispondendo bene, a partire dalla sentita partecipazione alle varie discipline sportive, dimostrando curiosità nell’avvicinarsi anche a sport di nicchia come il sitting volley, ossia la modalità di giocare la pallavolo seduti a terra utilizzata dalle persone disabili, ma anche sport minori quali dodgeball e tchuckball – spiega Juri Stabile, cooperativa sociale Il Piccolo Principe –. Già una decina poi i ragazzi che hanno iniziato a partecipare agli 80 posti che abbiamo calendarizzato per le varie attività di volontariato. Insomma siamo soddisfatti della partenza, tanto più che a breve si dovrebbero aggiungere anche altre due classi".
Gli incontri sportivi si svolgono a scuola durante le ore di scienze motorie, ma a comporre la classifica finale non sarà soltanto quanto accaduto in campo, bensì soprattutto i punteggi ottenuti in base alle ore di volontariato svolte. I servizi scelti sono il Centro Giovani Avane gestito dalla cooperativa Il Piccolo Principe con il doposcuola alla vela di Avane, i social sport (calcio, basket e volley) e Scuole aperte; il Comitato Uisp Empolese Valdelsa con “A tutto sport” con ragazzi dai 5 ai 10 anni; l’associazione Noi da Grandi con attività di cucina e di uscite in autonomia e l’associazione Vecchie Nuove Povertà nel servizio di Emporio Solidale. "L’idea del progetto è quella di creare una scintilla nei ragazzi, avvicinandoli a varie realtà di volontariato locali, sperando poi che qualcuno di loro prosegua anche dopo la fine di questo progetto – conclude Stabile –. Tra l’laltro, inizialmente prevista per il mese di dicembre, la conclusione è stata prorogata a tutto l’anno scolastico in modo da dare l’opportunità a più ragazzi possibili di vivere questa esperienza". È stato istituito pure un premio per un totale di 500 euro, da suddividere in 250 euro ad istituto partecipante, dove sarà la classe vincitrice a decidere per quale necessità del proprio plesso verranno spesi i soldi.
Simone Cioni