SR429, i sindaci uniti bussano alla Procura

La documentazione sulle richieste di intervento per risolvere i disagi causati dal sequestro della SR429 è in attesa della decisione del sostituto procuratore. Il problema della viabilità preoccupa le amministrazioni locali, che chiedono risposte tempestive.

SR429, i sindaci uniti bussano alla Procura

La documentazione sulle richieste di intervento per risolvere i disagi causati dal sequestro della SR429 è in attesa della decisione del sostituto procuratore. Il problema della viabilità preoccupa le amministrazioni locali, che chiedono risposte tempestive.

La documentazione relativa alle richieste inoltrate dal Comune per richiedere un intervento per alleviare i disagi causati dal sequestro della corsia della SR429 è attualmente sul tavolo del sostituto procuratore. Nel giro di qualche giorno dovrebbe quindi esprimersi, anche se ad oggi non risultano date certe circa il dissequestro: il termine indicato dall’ordinanza del mese scorso scadrà lunedì, ma è comunque prorogabile a seconda degli sviluppi delle indagini e ad oggi la possibilità che il provvedimento possa essere prorogato è più che mai concreta. Il problema viabilità si è aggravato a seguito del rientro a scuola: il sindaco Francesca Giannì aveva più volte lamentato tempi di percorrenza superiori ai 60 minuti, ponendo l’accento anche sull’incolumità di alunni, automobilisti e sui danni arrecati alle aziende. Le amministrazioni di Castelfiorentino e Certaldo, le più interessate, stanno facendo fronte comune per avere al più presto risposte da prefettura, procura e Metrocittà. Proprio ieri mattina il primo cittadino certaldese Giovanni Campatelli, su richiesta di Giannì, ha contattato la segreteria del sostituto procuratore: non gli è stata fornita una data di massima legata al dissequestro, ma gli è stato garantito le criticità segnalate nelle scorse settimane sono arrivate sul tavolo e sono in corso d’esame. Ancora nessuna novità infine sulla richiesta di convocazione di un nuovo Comitato operativo viabilità avanzata da Giannì, così come sulla proposta di interdire temporaneamente il transito sul ponte di Pesciola ad una parte dei mezzi pesanti.