SIMONE CIONI
Cronaca

Stadio nuovo, il Comitato fa il punto. Tante le criticità segnalate al Comune

Dal cantiere di tre anni ai disagi alla viabilità, passando per i rischi idrogeologici. Senza dimenticare il commerciale: "Falsate le regole di libera concorrenza".

Foto dell’incontro sul nuovo stadio con i cittadini dello scorso 19 settembre

Foto dell’incontro sul nuovo stadio con i cittadini dello scorso 19 settembre

EMPOLIL’indizione preliminare della Conferenza dei Servizi per la valutazione del progetto di ristrutturazione dello stadio Carlo Castellani presentato dall’Empoli Fc, ha visto il Comitato “Stadio sì ma non così“ attivarsi subito con l’invio agli Enti partecipanti di un documento con tutte le proprie osservazioni. Il Comitato ha sempre invitato il Comune a valutare soluzioni meno impattanti da un punto di vista urbanistico e architettonico, che non prevedano attività commerciali in modo da rendere anche meno onerosa la spesa complessiva. Le criticità sono i disagi legati al cantiere di tre anni, la viabilità, il rischio idraulico ed idrogeologico, il consumo di suolo, l’eccessiva altezza e l’esagerata capienza della nuova struttura, l’inopportuna richiesta di esenzione per 73 anni dal pagamento di Imu e Taric avanzata da Empoli Fc. A ciò si aggiunge l’inopportuna, sempre secondo il Comitato, cessione gratuita al club azzurro di una area comunale, ancora da individuare, per realizzarvi un albergo privato. "La tribuna principale ha da tempo problemi strutturali e il suo rifacimento dovrebbe avvenire nel primo anno dei lavori e non nel terzo come prevede il cronoprogramma. Nell’area intorno allo stadio sono presenti numerosi pozzi di captazione delle acque potabili – ricordano –. Riteniamo che gli scavi possano interferire coi livelli della falda, impoverendo l’emungimento dei singoli pozzi, oltre a portare delle sostanze inquinanti nei pozzi". Infine, un ultima considerazione sull’aspetto commerciale. "Concedendo l’apertura di un nuovo centro commerciale su un bene pubblico, l’Amministrazione Comunale falserebbe le regole di libera concorrenza del commercio. E se questo nuovo "Centro*Stadio" dovesse rivelarsi un flop, chi pagherà le conseguenze in termini di degrado urbano per gli spazi vuoti e inutilizzati, oltre alla perdita di verde in un’area a vocazione pubblica?".

Simone Cioni