
L’ordinanza della prefettura per motivi di sicurezza dopo gli ultimi episodi
"La collaborazione con il prefetto e le forze dell’ordine è costante. E ha permesso di portare all’istituzione di questa “Zona Vigilanza Rafforzata“, riguardante soggetti già noti alle forze dell’ordine che si rendano protagonisti di minacce o azioni non elevabili a reato". Il sindaco Francesca Giannì ha presentato con queste parole la stretta del prefetto Francesca Ferrandino decretata a seguito dell’ultimo Comitato ordine e sicurezza pubblica dei giorni scorsi. Tenendo conto anche dei riscontri portati dall’amministrazione comunale, la prefettura ha disposto con un’ordinanza l’attuazione dell’ex art. 2 Tullps: si tratta in sostanza di un provvedimento che dispone il divieto di stazionamento nell’area cittadina circostante la stazione ferroviaria del Comune di Castelfiorentino ai soggetti che si rendano responsabili di condotte aggressive determinando un concreto pericolo per la sicurezza pubblica. L’ordinanza sarà valida per sei mesi e riguarderà via Cosimo Ridolfi, via Matteotti, via Garibaldi, via Agostino Testaferrata, via della Costituente, piazza Antonio Gramsci, via XX Settembre e via XXIV Maggio. Il divieto troverà applicazione nei confronti di soggetti già destinatari di segnalazioni all’Autorità giudiziaria sorpresi in atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, "determinando in tal modo un pericolo concreto per la sicurezza pubblica tale da ostacolare la libera e piena fruibilità degli spazi pubblici" sopracitati. Così facendo, gli agenti possono intervenire in maniera più efficace sia per quanto riguarda il contrasto che l’allontanamento dei pregiudicati. "Avevamo chiesto al prefetto una soluzione per contrastare quel senso di impunità che si stava creando nelle zone del centro storico rispetto a individui pluri-pregiudicati che in assenza della commissione di un fatto di reato grave non potevano essere trattenuti o tradotti dalle forze dell’ordine – ha aggiunto Giannì – creando così una situazione di paradosso che vedeva la zona del centro era colpita da fenomeni criminali minori, ma sempre attuati degli stessi soggetti. Sempre nell’ultimo incontro in prefettura ci siamo infine focalizzati sulle misure del ’pacchetto giustizia sociale’ in merito al controllo delle residenze e della lotta al caporalato. Interventi che proseguiranno ulteriormente".