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Stazione, problema sosta: "Obbligati al maxi rincaro"

Lo sfogo di una pendolare: "Lunghe liste di attesa, abbonamenti impossibili" .

Stazione, problema sosta: "Obbligati al maxi rincaro"

"Mi ritrovo a spendere ogni giorno 6 euro per dieci ore di parcheggio. E non ho alternative: ho provato più volte a rifare l’abbonamento per comodità e per risparmiare, ma la richiesta non è stata accettata a causa di una lista d’attesa che mi è stato detto essere lunga. Perché il parcheggio appare spesso semivuoto, allora?". Se lo chiede Francesca Monteverdi, pendolare che ogni giorno prende il treno dalla stazione di Empoli per lavoro e si dirige a Firenze. E dai 49 euro trimestrali (oltre all’abbonamento per il mezzo) che pagava fino a qualche tempo fa da abbonata, si ritrova adesso a pagare 120 euro al mese solo per poter parcheggiare. E a non avere a quanto pare più la possibilità di abbonarsi. "Lo scorso novembre sono iniziati lavori di ristrutturazione del parcheggio, che effettivamente versava in pessime condizioni. In quel periodo, per ragioni di salute, non ho rinnovato l’abbonamento – ha spiegato la diretta interessata – ho deciso di sottoscriverlo nuovamente quando ho ricominciato a lavorare. Ma è stato impossibile: dopo aver chiamato gli operatori di Metropark, mi hanno risposto che non è più possibile abbonarsi a causa di una lunghissima lista di attesa. Senza contare che non ho più trovato un addetto al quale chiedere informazioni in loco". Francesca si trova quindi a dover usufruire dello spazio pagando il ticket a ogni accesso. Per un problema che a suo dire vivono anche tanti altri pendolari. "Ho scritto e inviato mail a Metropark, a Trenitalia, al Comune di Empoli – ha affermato – l’unica risposta è arrivata da Metropark, ma si tratta della mail automatica che mi invita a lasciare i miei recapiti telefonici per essere ricontattata. E non esistono parcheggi alternativi a questo, se non a pagamento ma con limiti di sosta o distanti almeno un paio di chilometri". E c’è poi la "questione sicurezza" a destare una certa apprensione.

"La situazione è migliorata rispetto al recente passato, ma nei pressi della stazione gravitano ancora individui poco raccomandabili. A breve riprenderò oltretutto anche il lavoro da docente e dovrò tornare alla stazione alle 21.30. Come farò? Mi dovrò far venire a prendere in auto – ha concluso –, già risolvere il problema degli abbonamenti sarebbe un primo passo: è una questione di principio, perché frequentando quel parcheggio vedo che ci sono numerosi stalli vuoti. E sono sicura che questo problema è comune a tante altre persone".

Giovanni Fiorentino