di Francesca Cavini
Dopo il terremoto di ieri, oggi è il giorno in cui i soci di Publiservizi, trenta sulla carta, si incontreranno in assemblea. Questo appuntamento societario era stato messo in calendario la scorsa settimana e poi rimandato a oggi. Forse anche in considerazione di quanto stava maturando a proposito dello scioglimento della holding dei servizi pubblici del territorio per farla confluire in Alia Spa e dare così vita alla Multiutility Toscana. Ma lo stop dei sindaci azionisti di Publiservizi ha messo un deciso blocco a questo processo e creato una condizione di attesa. Se, infatti, avverrà quello che i primi cittadini dell’Empolese Valdelsa e di alcuni comuni della Valdinievole hanno chiesto, cioè l’approvazione delle stesse identiche delibere da parte di tutti i Comuni coinvolti nelle province di Firenze, Prato e Pistoia, allora l’iter costitutivo della Multiutility riprenderà. Altrimenti, gli scenari sono aperti, ma facilmente immaginabili nella loro conclusione. Senza garanzie specifiche di rispetto da parte di tutti dei contenuti stabiliti per le delibere costitutive approvate, Publiservizi non verrà sciolta e non confluirà in Alia Spa.
La complessa situazione che si è creata, col Pd unico protagonista, non poteva non suscitare aspre critiche da parte delle opposizioni. A cominciare da quella del centrodestra di Montelupo Fiorentino che tramite il consigliere Daniele Bagnai attacca: "Avendo appreso dalla stampa che, contrariamente a quanto disposto con delibera assunta in tutti i consigli comunali dell’Unione, non si intenderebbe dar corso allo scioglimento di Publiservizi al 31 dicembre 2022 perché i sindaci asseriscono che altri comuni non avrebbero adottato delibere conformi a quanto previsto in sede di intese preliminari alla costituzione della Multiutility Toscana, il gruppo consiliare Montelupo nel cuore-centrodestra per Montelupo esige chiarezza di metodo e di merito.I consigli comunali sono organi con una propria dignità istituzionale che non può essere calpestata". I consiglieri comunali di Empoli Beatrice Cioni e Leonardo Masi di Buongiorno Empoli e quelli di Firenze Dmitrij Palagi con Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune, rincarano la dose. "Il Pd da alcune parti - scrivono - si è dimenticato di distinguere tra ciò che si poteva effettivamente decidere e quanto si limitava a essere una valutazione preliminare. Si aggiunga il dato più rilevante di queste ore. Molti soci pubblici di Publiservizi hanno dichiarato la volontà di bloccare tutto per la difformità di quanto si sta votando nei vari consigli comunali. Chiediamo la centralità dei consigli comunali e una centralità degli uffici pubblici, rispetto a quelli delle partecipate. Nel 2023 evitiamo che una “svolta storica” sia un disastro per i nostri servizi e una figuraccia per le istituzioni".