ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

Stragi nazifasciste, inutile appello di 50 Comuni

Un appello corale per la giustizia che arriva da quei territori devastati dall’orrore per chiedere al Governo l’ampliamento della...

Un appello corale per la giustizia che arriva da quei territori devastati dall’orrore per chiedere al Governo l’ampliamento della finestra temporale utile alle famiglie delle vittime delle stragi nazifasciste per chiedere ristori attraverso il “Fondo Draghi“. Un appello caduto nel vuoto alle 22.30 di ieri con la bocciatura dell’emendamento presentato dal senatore empolese del Pd, Dario Parrini, alla Commissione Affari costituzionali, andata avanti a oltranza per l’esame del Ddl di conversione del Milleproroghe, in quella che era sembrata l’occasione giusta per avere una ’proroga’ almeno al 31 maggio. Otto i voti a favore (Pd, M5S, Iv, Avs), due gli astenuti di FI e 10 i contrari (Lega e Fdi).

"Sono inorridito dalla decisione di Governo e maggioranza che si è spaccata ma non abbastanza - commenta lo stesso Parrini -. Nessuna volontà di eliminare una discriminazione che chiude la porta in faccia a chi non sapeva di poter promuovere una causa. Nessuna volontà di affrontare il problema della grave incipienza del fondo. In questo Milleproroghe il Governo ha cancellato le multe ai no vax, ha riaperto i termini per chi non ha pagato le tasse rottamando i loro debiti con danno all’erario per centinaia di milioni di euro di perdita di getto. Ma incredibilmente non si riaprono i termini per le cause per i risarcimenti alle vittime del nazifascismo. è intollerabile".

Al suo fianco si erano schierati anche i sindaci di mezza regione. Firenze, Empoli, Fucecchio, Stazzema; e poi Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Barberino Tavarnelle, Buti, Calenzano, Capraia e Limite, Cavriglia, Cerreto Guidi, Certaldo, Civitella in Val di Chiana, Dicomano, Fiesole, Figline e Incisa Valdarno, Filattiera, Firenzuola, Gambassi Terme, Greve in Chianti, Impruneta, Larciano, Lastra a Signa, Londa, Marliana, Marradi, Massa Marittima, Monsummano, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Ponte Buggianese, Radicondoli, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Casciano, San Gimignano, San Godenzo, San Miniato, Scandicci, Sesto Fiorentino, Vaglia, Vicchio e Vinci. Cinquanta Comuni che hanno voluto fare quadrato nella battaglia definendo l’emendamento di Parrini "un’azione necessaria e di civiltà per non creare vittime di serie A e di serie B". Centinaia i casi soltanto in Toscana.

elisa capobianco