GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Svelato l’Ercolino da Montaione. Dagli scavi di Sant’Antonio spunta un’antichissima statuetta

Il manufatto è stato ritrovato da uno studente americano nell’ambito del progetto "Summer school". Il reperto è stato presentato all’undicesima edizione di "TourismA"

Lo scavo con il ritrovamento della statuetta di Ercole da parte degli studenti

Lo scavo con il ritrovamento della statuetta di Ercole da parte degli studenti

Montaione, 19 febbraio 2025 – Una statua in marmo bianco (composta da tre frammenti combacianti) alta circa 50 centimetri risalente al IV secolo d.C., rappresentante Ercole. E che è già stata ribattezzata dagli addetti ai lavori "Ercolino da Montaione", in onore al luogo del ritrovamento ed alle dimensioni del reperto. E’ il ritrovamento annunciato ieri dall’assessore regionale all’economia Leonardo Marras, dalla Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze Antonella Ranaldi e dal sindaco di Montaione Paolo Pomponi, che sarà presenta in occasione dell’undicesima edizione di "TourismA - Salone dell’Archeologia e Turismo culturale" (organizzata da "Archeologia Viva") in programma a Firenze il prossimo fine settimana. La statuetta in questione, priva di testa, rappresenta Ercole in piedi in un momento di riposo, con la clava, la pelle del leone Nemeo e, ai piedi della figura, la testa di un toro che rimanda alla cattura del toro cretese.

Attualmente, un team di esperti sta conducendo uno studio preliminare sul reperto archeologico, che è in fase di restauro con il contributo della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato. Ma se l’annuncio è di ieri, la scoperta risale allo scorso luglio nell’ambito degli scavi condotti dall’Associazione Culturale Valdelsa fiorentina e dal Dipartimento Sagas dell’Università di Firenze, con la partecipazione di studenti italiani ed americani dell’Istituto Irlab coinvolti nella "Summer school" associata al progetto.

Ed è stato a quanto pare proprio uno studente americano a rinvenire il reperto, sotto la direzione di Sabrina Bartali. Lo scavo della scorsa estate (con la permanenza dei giovani ’archeologi’ sul territorio montaionese durata circa un mese) ha interessato nel dettaglio un tratto di collina in località Sant’Antonio, poco prima di Poggio all’Aglione, in uno spazio sul quale nel II secolo d.C. sorgeva una residenza romana di lusso con tanto di stabilimento termale. Una sorta di "Castelfalfi" ante-litteram, tanto per dare un’idea e facendo un parallelismo con l’attualità.

Si ipotizza che la villa fosse di proprietà di un ricco possidente o forse una "mansio" ovvero una delle stazioni di sosta lungo le strade romane spesso dotate di impianti termali. L’oggetto ritrovato faceva forse parte del corredo della dimora o delle terme. Dopo la presentazione al pubblico, "Ercolino" dovrebbe essere esposto presso i locali dell’Università di Firenze. Per poi tornare a Montaione (verosimilmente nei prossimi mesi o entro fine anno) per trovare collocazione definitiva all’interno del Museo Civico.

"Siamo felicissimi e orgogliosi di questo ritrovamento, che apre ulteriori scenari anche in chiave turistica: Montaione non è solo la Gerusalemme di San Vivaldo – ha commentato Pomponi – il progetto della Summer school proseguirà, così come la collaborazione con l’UniFi e l’associazione. La statuetta ritrovata rappresenta una delle fatiche di Ercole, che secondo la mitologia erano dodici. Ci sono quindi motivi per ipotizzare che possano esserci anche altre undici statuette, almeno in teoria. E chissà che non possano emergere nei prossimi mesi".