TOMMASO CARMIGNANI
Cronaca

Gli alberi della discordia. Bufera sull’abbattimento

Pini tagliati davanti alla piscina, comitati ambientalisti e M5s vanno all’attacco: "Vogliamo verificare l’iter con cui è stata concessa l’autorizzazione". L’assessore Marconcini ribatte: "Percorso lineare. E sono previste nuove piante"

I pini tagliati nell’area privata davanti alla piscina

Empoli, 14 agosto 2023 – Un taglio effettuato su un terreno privato,  autorizzato dall’amministrazione comunale dopo un iter durato sei mesi. Un’operazione legittima secondo l’ente pubblico, irregolare per l’opposizione a 5 Stelle. E così, dopo la richiesta di accesso agli atti finalizzata nei giorni scorsi dalla capogruppo pentastellata Anna Baldi, la volontà è di presentare un esposto alla procura per l’abbattimento di alcuni pini davanti alla piscina comunale di Empoli in viale delle Olimpiadi.

Un’operazione che, ribadisce l’assessore all’Ambiente Massimo Marconcini, si è svolta "su un terreno di proprietà privata ed ha svolto un percorso lineare secondo quelle che sono le regole dell’amministrazione". I pini erano cresciuti così tanto che le radici davano fastidio alle tubature del condominio: da qui la richiesta, da parte dei privati, di procedere all’abbattimento. Una richiesta presentata all’amministrazione con regolare documentazione, un’operazione che dopo settimane di analisi e controlli ha portato al taglio degli alberi. Questo però non è piaciuto ad alcune associazioni ambientaliste, tra cui il comitato Viale IV Novembre che già in passato si era impegnato contro l’abbattimento di alcuni alberi in centro, ma soprattutto non è piaciuto al Movimento 5 Stelle. "E’ vietato tagliare alberi in periodo di nidificazione, a meno che non ci sia pericolo di crollo imminente, ma non ci pare che sia questo il caso visto che si parla di danni alle tubature e non di malattia degli alberi". 

Ribatte il Comune: "Per sei mesi – dice Marconcini – c’è stato uno scambio di messaggi tra Comune e privati, abbiamo chiesto se non vi erano altre alternative e i privati hanno portato relazioni di agronomi e geometri per avvalorare la loro tesi. Abbiamo concesso l’autorizzazione, a patto però che gli alberi siano tutti ripiantati. E così sarà nel prossimo autunno". Il taglio delle piante avrebbe però causato l’abbattimento di un nido e la morte di almeno due tortore. Tanto è bastato per mandare su tutte le furie la consigliera pentastellata. "Stava ai privati – dice Marconcini – verificare se tutto è avvenuto nel rispetto delle leggi. Chi pensa che abbiano contravvenuto alle leggi sull’abbattimento ha tutta la facoltà di segnalare alle autorità preposte. Mi fa piacere che i cittadini siano attenti sulla questione del verde ma in questo caso è scattato il meccanismo con un lungo carteggio durato sei mesi". Non è ovviamente d’accordo la consigliera Baldi. "Non è così che funziona, il Comune doveva pensarci e provvedere. L’amministrazione – conclude – deve vigilare su quanto avviene e per questo abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti. Vogliamo verificare l’iter con cui è stato autorizzato il taglio di queste piante".