Caro tassa di soggiorno, a Firenze categorie economiche e albergatori protestano per la scelta del sindaco Nardella di aumentare l’imposta. Dal primo aprile ai turisti costerà un po’ di più visitare la città d’arte: le nuove tariffe salgono da 3 a 3.50 euro a persona per notte per gli alberghi a una stella e per i campeggi. Si arriva agli 8 euro (rispetto ai 5 in vigore fino a oggi) per i 5 stelle. Ma che succederà nell’Empolese Valdelsa? Abbiamo mappato i vari Comuni per capire se anche sul territorio l’imposta subirà variazioni.
La buona notizia è che per 9 su 11 non sono state apportate variazioni negli ultimi 11 anni (a eccezione della tariffa per le locazioni brevi e degli agricampeggi che sono state istituite nel 2019). "L’imposta di soggiorno è in vigore dal 2012 - conferma Paolo Pomponi, sindaco di Montaione con delega al Turismo per l’Unione dei Comuni - Come gestione associata avevamo deciso di istituire la stessa imposta per tutti. Ognuna delle 15 categorie ha il suo importo, ma si tratta di tariffe decisamente contenute".
La forbice andava, nel 2012, dai 2,50 a persona per il soggiorno giornaliero in un hotel pentastellato a 1 euro per gli agriturismi. Nel 2017 i primi ritocchi in Valdelsa con Montespertoli che ha aumentato di 1 euro la tassa sulla metà delle categorie. Nel 2019 è toccato a Montaione che si è equiparato a Montespertoli portando la tassa per gli hotel di lusso dai 2,50 euro ai 3,50, unica voce, questa, modificata. "Un’altra correzione - ricorda Pomponi - è avvenuta nel 2022 sempre in Valdelsa, a Gambassi Terme, che ha aumentato l’imposta di 50 centesimi su tutte le categorie ricettive". Oggi di fatto, seppur contenute, restano Gambassi e Montespertoli i Comuni in cui il turista paga di più. Si tratta di incrementi modesti: "Il minimo sindacale - conclude Pomponi - Montaione vale un terzo del peso turistico dell’intera area in termini di arrivi e numero di strutture ricettive. Non escludiamo un aumento in futuro; al momento non è prevista ma se lo faremo sarà per sopperire ai costi dell’ufficio turistico e del suo personale, ad esempio, che sono aumentati. Per innalzare il livello dei servizi hai bisogno di risorse: noi, dopotutto, di turismo viviamo. Qualsiasi scelta comunque sarà frutto di una concertazione con operatori turistici e associazioni di categoria".
Tra le delibere più recenti c’è quella di Certaldo che nei giorni scorsi ha messo mano all’imposta per il 2023, considerandola "un’opportunità che viene data agli enti di valorizzare il proprio territorio offrendo migliori e maggiori servizi ai visitatori". Nel borgo del Boccaccio sale la spesa di un euro sulle residenze turistico alberghiere, sulle residenze d’epoca e sugli agriturismi (che passano da 1 euro a 2). Le altre categorie aumentano di soli 50 centesimi. Un’imposta, quella dell’Empolese Valdelsa, che è sempre stata ai minimi e che resta tra le più basse nel panorama regionale.
Ylenia Cecchetti