REDAZIONE EMPOLI

Tassa di soggiorno per i pellegrini: "Vogliamo togliere l’esenzione"

L’amministrazione Marzocchi porta il provvedimento di modifica del regolamento in Consiglio "Non è solo per aumentare le entrate, ma anche per evitare che i turisti la chiedano senza averne diritto".

"Porteremo in consiglio una modifica al regolamento dell’imposta di soggiorno. L’idea è quella di non prevedere più l’esenzione dal pagamento per i pellegrini della Via Francigena". E’ il sindaco gambassino Sergio Marzocchi ad annunciare un’azione già inserita nel Documento di Programmazione 2025 – 2027, e che dovrebbe trovare attuazione in tempi relativamente brevi.

L’argomento figura peraltro al terzo punto dell’ordine del giorno della seduta di oggi del consiglio comunale, ma con tutta probabilità sarà rimandato al prossimo incontro dell’assemblea: l’approvazione del documento, in corso di revisione, dovrebbe comunque arrivare entro la fine dell’anno.

Si tratta di un provvedimento che ha come obiettivo di portare maggiori introiti nelle casse comunali: la previsione del Dup parla di 255mila euro dal 2025 al 2027, con una previsione di entrate pari a 85mila euro per ciascuna annualità. Si tratta comunque di una stima di massima, che potrebbe crescere ulteriormente e che è comunque più alta di quanto incassato dal Comune nel 2023 per la medesima imposta (poco più di 80mila euro).

Fra le ragioni alla base della volontà di iniziare a considerare la tassa anche per i viandanti della Francigena c’è la consapevolezza del fatto che le attuali tariffe non siano proibitive (perlomeno se rapportate ad altre realtà comunali): 1,5 euro per agriturismi, affittacamere professionali e hotel a due stelle e case vacanza, ad esempio. Ma anche l’intenzione di contrastare un fenomeno curioso che sembrerebbe ormai consolidato: anche turisti ’standard’, cioè non sul territorio in quanto pellegrini che percorrono la via Francigena, si sarebbero talvolta presentati come tali, in modo da poter usufruire dell’agevolazione e di ridurre il costo del loro soggiorno. Una stretta sui ’falsi pellegrini’ insomma, che dovrebbe comunque portare in dote maggiori risorse per l’ente da re-investire in iniziative a favore del turismo e della cittadinanza.

In base ai dati pubblicati nei mesi scorsi sul sito della Regione Toscana, sono stati 18.417 i turisti arrivati a Gambassi nell’arco dello scorso anno, a fronte di 64.008 presenze. Lo scorso marzo, erano 60 le strutture ricettive registrate sul territorio (alberghiere ed extra-alberghiere) per 963 posti letto totali. In attesa di capire, quando sarà approvata la modifica, quale sarà l’impatto sul turismo.

Giovanni Fiorentino