YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Tavolo dell’unità di crisi in Regione: "Ritirare subito tutti i licenziamenti"

Il sindacato Fiom-Cgil ha anche chiesto di valutare le possibilità di trovare un acquirente per la Navico

Stefano Angelini,. segretario generale Fiom Firenze-Prato-Pistoia, ha evidenziato che Navico fa utili in Italia ma delocalizza per fare. più profitti

Stefano Angelini,. segretario generale Fiom Firenze-Prato-Pistoia, ha evidenziato che Navico fa utili in Italia ma delocalizza per fare. più profitti

"Da più di quarant’anni facciamo radar su mari calmi e tempestosi, grazie per averci affondato". Firmato, Navico Group. Bandiere e striscioni. Disappunto e preoccupazione. Senza contare la rabbia per l’incertezza di quel che sarà. Si sono presentati così, ieri pomeriggio in piazza Duomo a Firenze, i 27 lavoratori dello stabilimento di Montespertoli che hanno ricevuto la lettera di licenziamento martedì scorso. Organizzazioni sindacali e Rsu hanno alzato la voce durante il confronto di ieri a Firenze. Un primo tavolo all’Unità di Crisi della Regione servito a ribadire la richiesta di Fiom Cgil: "Ritirare i licenziamenti ed evitare la chiusura". Al confronto, l’azienda si è presentata in collegamento da remoto, rappresentata dall’amministratore delegato del gruppo Brunsvvick, fondo di investimento proprietario di Navico. Una comunicazione ostacolata anche dalla lingua, che ha reso necessaria la presenza di un’interprete. Presenti poi Valerio Fabiani, consigliere delegato all’Unità di Crisi per Eugenio Giani, e il sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini.

"Abbiamo chiesto il ritiro della procedura di licenziamento riguardante 27 lavoratori - ha dichiarato al termine del summit Stefano Angelini, segretario generale Fiom Firenze-Prato-Pistoia - E che per incontri così importanti l’azienda garantisca la presenza fisica, necessaria per discutere questioni tanto delicate. Abbiamo chiesto che si consideri qualsiasi altro tipo di soluzione per scongiurare il licenziamento in tronco. Vogliamo capire se ci sono le condizioni per trovare un acquirente". Un incontro deludente e la rabbia è doppia, "perché l’azienda - ha detto il sindacalista - gode di ottima salute, con fatturati in positivo e numeri in crescita".

Qui Navico fa utili, insomma, e non è in perdita (l’anno scorso ha chiuso a 6milioni di euro e ad agosto del 2024 era già a 5 milioni). "E’ la prima volta che capita di seguire una procedura così complessa e impattante - è intervenuto Mugnaini- Siamo preoccupati per l’atteggiamento disumano riservato a questi lavoratori. Le crisi esistono, anche se non è questo il caso. La vicenda si doveva gestire in altro modo". La volontà di spostare il sito pare sia legata esclusivamente alla necessità di aumentare marginalità; in Messico il costo del lavoro è inferiore. "Siamo davanti a una seconda Gkn, stesso modus operandi. Dal nulla, una Pec. E senza poter parlare con nessuno, ci si ritrova a casa" ha proseguito, indignato, il sindaco che ha ricevuto solidarietà dagli amministratori dei territori limitrofi per quella che è un’azienda ormai radicata e un unicum in Toscana. Le parti si incontreranno ancora il 6 febbraio "per capire - ha concluso Angelini - se le richieste di cui l’azienda ha preso atto saranno recepite. Le prossime 48 ore sono cruciali. Ci auguriamo una possibilità di trattativa". Intanto resta lo stato di agitazione. I lavoratori attiveranno ore di sciopero a loro discrezione.

Ylenia Cecchetti