REDAZIONE EMPOLI

Tensione alla fine della partita. L’ex portiere in mezzo al parapiglia: "Il pugno? È partito per sbaglio"

Pelagotti ha giocato con l’Arezzo nella stagione 2018-19, ora è un dirigente in Seconda categoria. Il racconto del presidente del Montaione: "È stato accerchiato da sette persone. Ma ora ci siamo chiariti".

Un’immagine di Alberto Pelagotti, oggi preparatore dei portieri dell’Aurora Montaione, quando giocava nell’Arezzo.

Un’immagine di Alberto Pelagotti, oggi preparatore dei portieri dell’Aurora Montaione, quando giocava nell’Arezzo.

Pomeriggio movimentato per un ex portiere amaranto nella stagione 2018-19.

Alberto Pelagotti è accusato di aver colpito con un pugno un dirigente avversario durante una parttita di Seconda categoria. Il campo è quello del Bientina dove giocava il Montaione di cui Pelagotti fa parte: ci sono infatti stati attimi di tensione, in cui il presidente del Sextum Bientina, Stefano Susini, ha accusato il preparatore dei portieri del Montaione, Pelagotti che ha vestito anche le maglie di Empoli e Pisa, nonché recentemente promosso all’esame per direttore sportivo, ha infatti accettato in estate per amicizia l’invito della dirigenza arancioblù a dare una mano nel ruolo di preparatore dei portieri.

"Non ho visto come si sono svolti i fatti, ma sono subito accorso nell’area tra la tribuna e l’ingresso agli spogliatoi quando ho visto due dei nostri ragazzi uscire in maniera concitata da un parapiglia – racconta il presidente dell’Aurora Montaione, Stefano Rossi – Quando mi sono accorto che uno di loro stava cercando di portare via Pelagotti mi sono informato su quello che era successo. Alberto al termine del primo tempo si era avvicinato al cancello che separa dall’ingresso degli spogliatoi per chiedere di entrare a recuperare la propria borsa, accesso che gli è stato negato dallo stesso Susini e lui è tornato in tribuna. Al termine del match poi, Alberto ci ha riprovato, ma ancora una volta non è stato accontentato e quando ha tirato fuori il telefonino per chiamare uno dei nostri dirigenti all’interno dello spogliatoio in modo che gli portasse la borsa, si è visto offendere e accerchiare da sette, otto persone. Così, nel tentativo di divincolarsi ha inavvertitamente colpito il presidente del Bientina". Il tutto è durato una manciata di secondi.

"Infatti non pensavamo che l’accaduto potesse avere tutta questa eco mediatica – prosegue il massimo dirigente valdelsano –. Per noi, come ho detto personalmente al presidente Susini prima di andare via quando mi sono comunque scusato per l’accaduto, la cosa si chiudeva lì. Tramite una persona molto vicina alla nostra società e amica di Susini ci siamo attivati per riappacificare gli animi. E nei prossimi giorni ci sentiremo direttamente".

Uno spiacevole episodio, dunque, a cui lo stesso Pelagotti ieri non ha voluto dare ulteriore peso. "L’aggressione l’ho ricevuta io, non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione del genere" è invece quello che ha detto domenica a caldo al portale Toscanagol. "Un po’ di nervosismo c’è stato anche in campo – conclude Rossi –, ma tutto è rientrato una volta tornati negli spogliatoi. Ripeto, per noi la cosa è chiusa qui e vogliamo tornare ad avere un rapporto sereno con il Bientina, perché l’unico pensiero possa continuare a essere il campo".

Simone Cioni