REDAZIONE EMPOLI

"Topi nelle case popolari, adesso basta"

Lo sfogo di una donna costretta a buttare via pentole, utensili e cibo: "Una spesa enorme, non voglio più vivere in un ambiente malsano"

Un forte odore di candeggina pervade le narici. Sulla tavola da pranzo un’enorme bacinella con un intero servizio di posate immerso in acqua bollente, amuchina e varechina. In cucina non c’è un cassetto a posto: scodelle, piatti, vassoi, mestoli, tutti gli utensili sono stati tirati fuori dal loro posto. Dopo l’incontro ravvicinato con un topo nella sua cucina, l’appartamento delle case popolari di via Caduti di Cefalonia della signora Maria Mulé è stato messo a soqquadro. "Appena sono entrata nella stanza, ho visto un topo aggirarsi sul piano cottura – racconta la donna – proprio sopra alla pentola con il lesso che avevo preparato". Non è la prima volta che le case popolari di Ponte a Elsa sono visitate dai ratti. Non meno di un paio di anni fa, Maria aveva ricevuto lo stesso indesiderato ospite. "Ho telefonato al servizio manutenzione di Publicasa, per segnalare il problema – spiega la signora – mi hanno detto che sarebbero venuti venerdì (oggi, ndr). Risultato: da una settimana sono con i topi in casa". A quanto sembra non è un caso isolato: poco tempo fa lo stesso problema si era presentato al primo blocco, che è stato sanificato. In attesa di un risanamento da parte dell’ente competente, Maria ha messo in scompiglio tutta la cucina. Si è messa a controllare ogni sportello, ogni cassetto, trovando degli escrementi di topo. E’ iniziata così una folle corsa per ripulire tutto. "La pentola su cui era appollaiato il topo la getterò sicuramente, così come tutti gli utensili riposti nei vari ripiani – riporta la donna – anche tutto il cibo della dispensa sono costretta a buttarlo. Chi mi ripaga di questo enorme danno? E’ già la seconda volta che mi succede. Sono vedova, senza pensione, vivo solo con la reversibilità di mio marito, per me diventa una spesa enorme".

E ancora: "Non voglio vivere in un ambiente malsano. Mia figlia dovrebbe portare qui mio nipote, di appena un mese. Ma come faccio a tenere un bambino così piccolo in una casa dove non meno di qualche ora fa c’era un topo?" continua la signora. Non può neppure mettere del veleno per ratti, perché potrebbe essere ingerito dal suo cagnolino. Maria si sente abbandonata da chi dovrebbe invece preoccuparsi di chi vive nelle case popolari. "Non c’è alcuna cura da parte loro, nessun tipo di ascolto – dice la signora - soprattutto per quanto riguarda la manutenzione. Davanti al portone c’è una fossa enorme, da cui spesso vediamo sfilare file di topi. Nessuno ha fatto ancora nulla. Non viene effettuata una disinfestazione periodica, si interviene solo quando la situazione precipita". "Quando però devono riscuotere l’affitto – conclude Maria –, eccome se corrono".

Costanza Ciappi