L’analisi di quello che accade intorno a noi, l’informazione di qualità, la saggezza nel saper riconoscere gli aspetti da mettere in evidenza. Tutto questo è ’Li omini boni’, il premio che da dieci anni si assegna a Vinci nel nome di Leonardo. I premiati di quest’anno sono: Giammarco Sicuro, volto noto della Rai, inviato speciale del Tg2 e uno dei pochi giornalisti ad aver vissuto tutti i fronti delle guerre europee in corso, Andrea Fagioli, critico televisivo del quotidiano Avvenire, già direttore del settimanale Toscana Oggi e Ylenia Cecchetti (per la sezione riservata ai cronisti toscani), che dalle pagine del quotidiano La Nazione racconta il territorio nei suoi aspetti e problemi. La cerimonia si svolgerà sabato 16 dicembre alle 10.30, nel salone della biblioteca Leonardiana di via La Pira. È un ritorno al luogo di origine della manifestazione, spostata al teatro per accogliere gli ospiti e il numeroso pubblico. L’albo d’onore della manifestazione è importante, così come lo sono stati i temi affrontati nelle varie edizioni.
La manifestazione è curata dall’associazione Vinci nel Cuore, con il patrocinio del Comune, in collaborazione con altre realtà del territorio, dal nuovo festival empolese Corsivo all’esperienza di Orizzonti di Lamporecchio, anche se – come sottolineano dal comitato organizzatore – si "ringrazia soprattutto la commissione tecnica, in particolare Mauro Banchini, Elia Billero, Sara Bessi, Massimo Mancini, che ci sostengono nelle scelte e tutti gli amici che hanno mandato le loro segnalazioni". La manifestazione è intitolata a un pensiero leonardesco: “Li omini boni desiderano sapere” dove l’epiteto “boni” sta per saggi. Un concetto ancora attuale che Leonardo riporta più volte nei suoi pensieri laddove la saggezza consisterebbe nel sapere distinguere le cose utili dalle futili. La conoscenza deve indurre anche a formare i “boni” cittadini del domani. "In tale senso, ai nostri giorni – si legge nella presentazione del premio – un ruolo importante e strategico lo svolgono i mezzi di comunicazione, per cui la manifestazione vinciana vuole sollecitare e proporre, proprio su tale specifico tema e in tempo di guerra, una riflessione attenta e approfondita". L’ingresso alla manifestazione è libero, fino a esaurimento dei posti.