Se da un lato la donna, in ogni secolo, ha rappresentato l’ispirazione per artisti e poeti e ha vissuto al centro di dipinti e opere d’arte, dall’altro è sempre stata nascosta e costretta a vivere all’ombra di padri e mariti. Dante Alighieri e gli stilnovisti esaltavano la figura femminile, identificandola come donna angelo, capace di innalzare spiritualmente l’animo dell’uomo, ma nella società medievale in cui vivevano, la donna non era altro che una pedina da muovere verso il matrimonio più conveniente, incapace di intraprendere azioni indipendenti, in grado solo di essere moglie e madre. Oggi, anche se le donne sono libere di essere professioniste, lavoratrici e cittadine, purtroppo, la parità tra i sessi sembra ancora lontana. Gli stipendi femminili continuano a essere più bassi di quelli maschili e la violenza sulle donne, fisica e psicologica, continua a essere una delle più grandi problematiche contemporanee, oltre che una violazione dei diritti umani. Il 25 Novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma forse si raggiungerà davvero la parità di genere e l’affermazione dei diritti di ognuno, quando non si avrà più bisogno di giornate come questa per ricordare che la violenza è un errore.
Disegno realizzato dall’alunna Alice Santini