La gioia del trekking senza frontiere, di una giornata all’aria aperta, anche per le persone con disabilità motorie. Ora è possibile, grazie alle iniziative intraprese dall’Associazione Via Romea Sanese, in collaborazione con ‘Fie’ Toscana. Tra i primi ‘esperimenti’ di questa associazione nell’Empolese, se vogliamo così definirli (altri si sono avuti nel Senese), è in programma per il primo marzo a San Vivaldo, con blocchi di partenza a due passi dal celebre convento. L’obiettivo è "rendere l’escursionismo accessibile a tutti". Si tratta, tecnicamente, del corso Joëlette–Easy Trek 2025, dedicato alla formazione sulla conduzione della Joëlette (che aiuta nella mobilità) e delle soluzioni di trekking assistito.
Il corso è composto da due sessioni: una teorica online giovedì 27 febbraio e l’attesa prova pratica appunto sabato primo marzo dalle 9.30 alle 16.30 a San Vivaldo. Durante il corso, i partecipanti apprenderanno i principi per la conduzione della Joëlette e dell’Easy Trekking Offcarr (bike monoruota per adulti e bambini). Grazie a queste tecnologie innovative, persone con mobilità ridotta potranno accedere a itinerari escursionistici altrimenti inaccessibili.
"Viviamo in un mondo in cui il diritto all’accessibilità deve essere garantito in ogni ambito – dichiara Angelo Latorre, presidente della Via Romea Sanese Accessibile – inclusa la natura e l’escursionismo. Il nostro obiettivo con il corso è di abbattere le barriere che limitano l’esperienza ‘outdoor’ per chi ha disabilità motorie. La Joëlette e le altre soluzioni che insegneremo a usare durante il corso non sono solo strumenti tecnici, ma ponti verso l’inclusione, la cooperazione e l’autonomia. Inoltre la nostra associazione ha a disposizione diverse di queste attrezzature e insegnarne il corretto uso è condizione essenziale per metterle successivamente a disposizione delle associazioni che ne facciano richiesta: vorremmo infatti che le persone con disabilità, possano vivere una esperienza serena e sicura, grazie alla presenza di conduttori formati". "Ogni esperienza escursionistica accessibile – conclude – diventa un simbolo di condivisione e uguaglianza. Chiunque parteciperà a questo corso non acquisirà solo abilità tecniche, ma sarà parte di un cambiamento culturale più ampio".
Andrea Ciappi