ANDREA CIAPPI
Cronaca

Trekking senza frontiere. Escursioni con la Joëlette

Al via un corso per apprendere l’utilizzo delle soluzioni per l’inclusione. Così le persone disabili possono vivere un’esperienza serena e sicura. .

In Valdelsa il. progetto per lo sport senza limiti (foto d’archivio)

In Valdelsa il. progetto per lo sport senza limiti (foto d’archivio)

La gioia del trekking senza frontiere, di una giornata all’aria aperta, anche per le persone con disabilità motorie. Ora è possibile, grazie alle iniziative intraprese dall’Associazione Via Romea Sanese, in collaborazione con ‘Fie’ Toscana. Tra i primi ‘esperimenti’ di questa associazione nell’Empolese, se vogliamo così definirli (altri si sono avuti nel Senese), è in programma per il primo marzo a San Vivaldo, con blocchi di partenza a due passi dal celebre convento. L’obiettivo è "rendere l’escursionismo accessibile a tutti". Si tratta, tecnicamente, del corso Joëlette–Easy Trek 2025, dedicato alla formazione sulla conduzione della Joëlette (che aiuta nella mobilità) e delle soluzioni di trekking assistito.

Il corso è composto da due sessioni: una teorica online giovedì 27 febbraio e l’attesa prova pratica appunto sabato primo marzo dalle 9.30 alle 16.30 a San Vivaldo. Durante il corso, i partecipanti apprenderanno i principi per la conduzione della Joëlette e dell’Easy Trekking Offcarr (bike monoruota per adulti e bambini). Grazie a queste tecnologie innovative, persone con mobilità ridotta potranno accedere a itinerari escursionistici altrimenti inaccessibili.

"Viviamo in un mondo in cui il diritto all’accessibilità deve essere garantito in ogni ambito – dichiara Angelo Latorre, presidente della Via Romea Sanese Accessibile – inclusa la natura e l’escursionismo. Il nostro obiettivo con il corso è di abbattere le barriere che limitano l’esperienza ‘outdoor’ per chi ha disabilità motorie. La Joëlette e le altre soluzioni che insegneremo a usare durante il corso non sono solo strumenti tecnici, ma ponti verso l’inclusione, la cooperazione e l’autonomia. Inoltre la nostra associazione ha a disposizione diverse di queste attrezzature e insegnarne il corretto uso è condizione essenziale per metterle successivamente a disposizione delle associazioni che ne facciano richiesta: vorremmo infatti che le persone con disabilità, possano vivere una esperienza serena e sicura, grazie alla presenza di conduttori formati". "Ogni esperienza escursionistica accessibile – conclude – diventa un simbolo di condivisione e uguaglianza. Chiunque parteciperà a questo corso non acquisirà solo abilità tecniche, ma sarà parte di un cambiamento culturale più ampio".

Andrea Ciappi