Truffa dell’incidente. Il figlio della vittima: "Mamma ha dato tutto purché fossi al sicuro"

La donna ha consegnato ai falsi carabinieri oggetti in oro e mille euro "L’hanno tenuta incollata al telefono per un’ora e hanno falsificato anche la mia voce che chiedeva aiuto. Hanno giocato sui sentimenti".

Truffa dell’incidente. Il figlio della vittima: "Mamma ha dato tutto purché fossi al sicuro"

L’anziana signora è stata contattata telefonicamente dai truffatori foto d’ archivio

Le hanno portato via i ricordi di una vita intera. Le fedi nuziali, la sua e quella del marito che non c’è più. Tutto l’oro di famiglia consegnato con il cuore stretto in una morsa perché pensa di aiutare un figlio in una situazione di grande difficoltà. Per chi ha truffato, un ricco bottino unito a mille euro in contanti. Non c’è spazio per i facili giudizi in questa ennesima storia di truffa ai danni di un’anziana. Ma la ferma volontà dei familiari di informare, raccontare l’accaduto con la speranza che non ci siano altre vittime. Che il colpo messo a segno lunedì pomeriggio non si ripeta. "La mamma è scossa - si sfoga il figlio dell’87enne caduta nella trappola dei malviventi - Non per il valore economico del furto, ma per quello affettivo. Siamo tutti attoniti, amareggiati. E’ davvero meschino giocare sui sentimenti delle persone più fragili". Siamo nella periferia di Empoli, e per preservare la propria immagine in un momento tanto delicato, l’anziana ha scelto di mantenere l’anonimato. I motivi? E’ il figlio a spiegarli e hanno tutti a che fare con un sentimento comune che unisce, molto spesso e ingiustamente, chi si trova suo malgrado intrappolato nella rete dei truffatori.

"Almeno la dignità, quella speriamo che non ce la portino via. C’è il timore dei discorsi della gente. Il paese è piccolo", tanta la vergogna della donna nel sentirsi violata, offesa, magari derisa da chi si è preso gioco di lei. Eppure è tutt’altro che sprovveduta. Guida ed esce da sola per le commissioni quotidiane. Vive insieme al figlio in una frazione dell’empolese, in una casa indipendente su due piani. "Ma quando è successo il fatto, io ero a lavoro", si rimprovera l’uomo, dispiaciuto. La strategia (truffa del falso incidente) non è nuova, ma stavolta il furto avviene in diretta telefonica. Un’ora e quaranta di telefonata che ha inizio nel primo pomeriggio di lunedì.

"La mamma riceve una chiamata sul fisso. All’altro capo del telefono c’è un tizio che si spaccia per il maresciallo dei carabinieri della compagnia di Montelupo Fiorentino". "Suo figlio - sono le parole del sedicente maresciallo - ha investito con l’auto un ragazzino in motorino che non è in pericolo di vita e che ora si trova ad affrontare un intervento in ospedale. La famiglia del giovane ha già sporto denuncia nei confronti di suo figlio - prosegue il truffatore facendo leva sull’emotività della signora - Verrà una persona di mia fiducia a ritirare i soldi e tutto quello che ha. Servirà a riscattare la denuncia".

E qui la messinscena prosegue, aggiungendo un particolare ancora più meschino e spregevole a un copione, purtroppo, già noto. Un complice grida "mamma, aiuto" in sottofondo per impietosire la donna, che presa dall’ansia, alla fine mette davanti a tutto l’amore per il figlio. "La mia integrità, salvarmi: ecco cosa era importante per lei - racconta, abbattuto e amareggiato il figlio - Non ha riflettuto, perché aveva a cuore che io fossi al sicuro". E poi l’epilogo della vicenda, secondo un modus operandi che è conosciuto ormai ma che è importante ricordare.

"Il finto maresciallo ha preteso che mia madre non abbassasse la cornetta, per impedirle di chiamarmi ed essere scoperto. La sua fortuna è stata che lei avesse il cellulare scarico e non conoscesse il mio numero a memoria". E così, in quasi due ore di manipolazione, la truffa culmina con "la collega del maresciallo" che suona alla porta della malcapitata pronta a ritirare soldi e oro. Orecchini, una spilla, almeno quattro collanine. Viene consegnato tutto insieme a un migliaio di euro. Dopo l’accaduto sia la polizia che i carabinieri hanno raggiunto l’abitazione per le verifiche del caso. "Si tratta di un uomo e di una donna italiani - conclude la famiglia che ha presentato denuncia in Commissariato - Ci teniamo a tenere alta l’attenzione. In città si aggirano persone senza scrupolo". Nel frattempo, in casa sono state installate le telecamere di videosorveglianza.

Ylenia Cecchetti