IRENE PUCCIONI
Cronaca

Sos truffe agli anziani, l’appello: “Denunciate sempre senza paura. La vergogna non deve prevalere”

Partecipazione numerosa all’incontro con i carabinieri organizzato nella sede dell’Auser Filo d’Argento. Il comandante dei carabinieri: “Raggiri sempre più sofisticati, ma nel dubbio chiamare sempre il 112”. Non aprite a chi si presenta alla vostra porta per ritirare soldi o oggetti di valore

L’incontro nella sede dell’Auser di Castelfiorentino con i carabinieri

L’incontro nella sede dell’Auser di Castelfiorentino con i carabinieri

Castelfiorentino (Firenze), 15 gennaio 2025 – Ricevete una telefonata da un signore dai modi gentili che si presenta come un avvocato o un agente delle forze dell’ordine che vi dice che vostro figlio o nipote è responsabile di un incidente; addirittura ve lo passa al telefono, ma la chiamata è molto disturbata. Ovviamente non è il vostro congiunto, ma è facile cadere in errore perché la notizia dell’incidente vi ha destabilizzato emotivamente. Il truffatore vi dice che per risolvere immediatamente il problema e non avere guai con la giustizia ha bisogno subito di soldi in contanti. Non è vero nulla, è una truffa.

Falsi funzionari Inps, Enel o altri gestori di servizi si presentano alla porta con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica, la bolletta o il contatore; ma in realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore. Di queste e di molte altre tipologie di truffe si è parlato nel partecipato incontro pubblico organizzato lunedì 13 gennaio nella sede dell’Auser Filo d’Argento Castelfiorentino con il comandante della Compagnia dei carabinieri di Empoli Angelo Corrente e il comandante della stazione di Castelfiorentino, Emanuele Massimiani. Gli uomini dell’Arma hanno fornito alcune regole d’oro per aiutare gli anziani a gestire possibili odiosi raggiri.

“Purtroppo le tecniche di certi malfattori sono diventate sempre più sofisticate – spiega il comandante Corrente – Tra le truffe telefoniche sta prendendo campo lo spoofing telefonico, quando chi telefona con il cellulare maschera il proprio numero reale con uno diverso in modo che la chiamata sembri provenire da numeri noti come quelli di banche, assicurazioni o aziende conosciute. Ad ogni modo quando poi una persona si presenta alla porta per ritirare denaro o oggetti di valore la regola è non aprire e contattare il 112”.

L’incontro pubblico ha dato modo anche di condividere esperienze di tentativi di truffe e raggiri subiti.

“C’è chi è stato vittima della truffa dello specchietto, chi ha ricevuto telefonate o messaggini sospetti su whatsapp. Ognuno ha portato la propria esperienza. Ci sono stati chiesti consigli e informazioni. Per fortuna nessuno ha avuto conseguenze particolarmente negative – spiega Corrente – Tuttavia quello che riscontriamo rispetto a questo fenomeno è la difficoltà a denunciare. Spesso l’anziano vittima di una truffa si vergogna. Prova un senso di umiliazione e non ne parla. È invece importante denunciare subito, senza paura di essere giudicati. Farlo tempestivamente ci aiuta notevolmente nelle indagini e in molti casi a recuperare il maltolto”.