
Sala soci Coop gremita per l’incontro ideato da Cgil Spi, Comune e Arma. I carabinieri hanno descritto le "trappole" più diffuse sul territorio.
Dalla bufala del falso incidente con il figlio che ha puntualmente bisogno di soldi per uscire dalla prigione, alla truffa dello specchietto rotto con richiesta di risarcimento immediato in strada, rigorosamente senza coinvolgere l’assicurazione; passando per quella strana telefonata dalla banca per il conto bloccato piuttosto che dalla compagnia energetica per il lancio di un’offerta imperdibile che dimezzerà la bolletta... È vario e variegato il teatrino messo in scena quotidianamente dai delinquenti per svuotare le tasche – o rubare i dati sensibili – dello sventurato di turno. Se l’incontro pubblico di sensibilizzazione – organizzato da Cgil Spi, Comune di Empoli e carabinieri – ieri ha riempito la Sala sezione soci Coop di Empoli un motivo ci sarà: imparare a riconoscere i raggiri e a difendersi è diventato fondamentale per tutti, a prescindere dall’età. "Pensate che il ladro abbia il cappuccio in testa, la mascherina e il sacco nero? – il comandante della Compagnia dei carabinieri di Empoli, Angelo Corrente, interroga la platea –. No, i truffatori sono persone normali, stanno a fianco a voi senza farsi riconoscere. Il falso tecnico piuttosto che il sedicente operatore delle forze dell’ordine spesso indossa una pettorina, porta un badge per camuffarsi meglio e carpire la vostra fiducia. Ecco perché l’attenzione deve essere sempre altissima. Al minimo sospetto è necessario chiedere aiuto al numero delle emergenze 112 per avere conferma dell’identità di chi si presenta alla vostra porta con modi gentili e convincenti oppure richiedere l’intervento di un familiare, di un vicino di casa, quando intuite che sta accadendo qualcosa di strano. Ciò non significa dover vivere con la paura, ma cercare di farsi trovare pronti, sforzarsi di vedere oltre le apparenze. Farsi venire un dubbio talvolta può salvarci". E poi serve la consapevolezza che "raramente un carabiniere o un poliziotto arrivano senza preavviso – insiste il comandante Corrente – e mai nessun addetto potrà pretendere da voi contanti, bonifici o preziosi per nessuna ragione possibile".
Alla domanda su quanti in sala abbiano subito almeno una volta nella vita un tentativo di raggiro è un vibrar di mani, con le voci che – superato quel certo senso di pudore – raccontano di avvicinamenti sospetti, di pretese astruse avanzate da sconosciuti piombati sulla soglia di casa. "Le modalità d’azione sono tante – spiega il comandante della stazione dei carabinieri di Empoli, il luogotenente Roberto Rocco –: la truffa corre dal vivo come per telefono, e la tecnologia ha di certo complicato tutto ampliando le situazioni di potenziale pericolo. Difendersi però è possibile seguendo alcuni piccoli importanti accorgimenti. In primis non aprire agli sconosciuti. E in caso di truffa riuscita è fondamentale non vergognarsi e denunciare per permettere alle forze dell’ordine di intervenire, di indagare". Anche lo Spi Cgil Firenze lavora "per tutelare le persone più fragili, i pensionati – spiega la segretaria Chiara Tozzi – perché il 50% dei raggiri riguarda loro. La carica degli impostori è sempre in agguato ed è necessario parlarne senza isolarsi per il trauma". Gli esperti sono pronti a tendere una mano "per risolvere anche quello che può sembrare il peggiore degli inghippi – le fa eco Consuelo Giunta per Federconsumatori Firenze –. In tanti si rivolgono a noi, ad esempio, per contratti dell’energia ’firmati’ con un sì al telefono o cliccando un link". Ma a tutto o quasi c’è rimedio.
elisa capobianco