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La nostra giornalista nei panni di una turista a Empoli; in basso la casa di Pontormo
Empoli, 16 luglio 2015 - L’ESTATE porta caldo e con il caldo anche i turisti. La stagione delle ferie non è solo il momento giusto per visitare le città d’arte più conosciute. Anche l’empolese valdelsa è a suo modo una meta ambita e sempre più battuta da un numero crescente di amanti della buona cucina, del paesaggio e della cultura. Ma cosa offre Empoli al turista che sbarca qui per la prima volta? E dove viene indirizzato un turista che approda alla stazione? Quando e dove andare per ricevere informazioni sui luoghi più caratteristici, i musei e gli itinerari più allettanti del capoluogo dell’Unione? Ci siamo messi nei panni del ‘turista tipo’ e iniziato un tour che dalla stazione centrale ci porti alla ricerca delle informazioni che servono per pianificare un soggiorno in città. Cosa funziona? E cosa manca? Ecco le risposte.
APPENA scesi dal treno è buona abitudine cercare un infopoint e così abbiamo fatto. Nel centro storico ce ne sono due. Il primo si trova presso il museo del vetro Muve. Come ci indicano i cartelli posizionati subito fuori dalla stazione, bisogna proseguire dritti in via Roma e dirigersi verso il centro storico. Funzionano da info point anche gli sportelli dell’Urp del palazzo comunale, in via Giuseppe del Papa, ma quelli nei week-end sono chiusi. Per avere maggiori informazioni senza camminare troppo, si può anche consultare l’infopoint touch, posizionato alla destra della stazione, presso la biglietteria Ataf. Oltre alla mappa della città in formato digitale, lì sono indicati gli orari di apertura dei musei della zona e gli avvenimenti in programma. Troviamo indicazioni stradali per il Museo della Collegiata, per la chiesa di Santo Stefano e per il Museo del Vetro. Decidiamo di raggiungere i due punti informazione per capire quali sono i servizi offerti. All’Urp si parla inglese e francese e oltre a ricevere cartine stradali di Empoli è possibile consultare il sito del Comune, aggiornato e con diverse informazioni: «Consigliamo sempre di collegarsi a internet ed esaminare la pagina ‘InEmpoli’ dalla quale è raggiungibil anche ‘ApritiCentro’ dedicato agli eventi in programma a Empoli e dintorni e alle cose più allettanti dal punto di vista culturale, gastronomico e paesaggistico - spiega Cinzia Montomoli responsabile dell’Urp - Qui poi si possono stampare le informazioni sugli orari di apertura dei musei, degli autobus e tutto quello che serve per pianificare la gita empolese». Al Muve invece, oltre all’acquisto del biglietto unico che comprende la visita al museo e alla Collegiata, viene suggerito anche un itinerario: Piazza Farinata degli Uberti, Chiesa di Santo Stefano, Chiosco degli Agostiniani e il Torrione di Santa Brigida, reperto delle antiche mura. A chi ha tempo e voglia di camminare un po’ si consiglia anche di spingersi fino all’Arno. Buoni anche gli orari d’apertura: se l’Urp è attivo dalle 8 alle 18.30 quasi ogni giorno esclusi i fine settimana, il Muve fa anche di più: dalle 10 alle 19 escluso solo il lunedì.
QUELLO che colpisce è però un grande assente dalle segnaletiche stradali: il museo del Pontormo, nome conosciuto in tutto il mondo e realtà su cui negli ultimi anni sono state investite non poche risorse. Il museo-casa natale del pittore si trova in via Pontorme e raggiungerlo a piedi non è troppo semplice: circa una ventina di minuti dal centro, su una strada non caratterizzata da un percorso pedonale. Neppure fare affidamento agli autobus per raggiugerlo è troppo pratico: chi ci va lo fa in taxi o con auto propria. Non è neppure una visita da fare senza programma: il museo è aperto solo il giovedì e il venerdì dalle 10 alle 13 e il sabato e la domenica dalle 16 alle 19. A dimostrazione che qui quello che sembra mancare è soprattutto una rete omogenea che indirizzi a colpo sicuro i viaggiatori e che colleghi le attrazioni del centro con quelle un po’ più decentrate, ma più conosciute degli altri comuni del Circondario. Un turista magari ci arriva, ma perché rischiare che possa perdersi?