Tutti a bordo per aiutare l’ambiente. La lezione degli studenti? È sul bus

Viaggio formativo per i ragazzi della 5A Da Vinci e della media Vanghetti alla scoperta della città. L’insegnante: "Un progetto innovativo che incentiva ad abbandonare l’auto per arrivare a scuola"

Tutti a bordo per aiutare l’ambiente. La lezione degli studenti? È sul bus

Tutti a bordo per aiutare l’ambiente. La lezione degli studenti? È sul bus

Empoli, 8 giugno 2024 – Incentivare l’uso dei mezzi pubblici da parte dei più giovani. Fornire gli strumenti di base per muoversi consapevolmente in città, imparando qualcosa in più sul territorio. E guardando il bus non solo come mezzo di trasporto, ma anche come mezzo di incontro e socializzazione. E’ arrivato al capolinea il progetto didattico ’Va dove ti porta il bus’, un’iniziativa a carattere regionale promossa da Autolinee Toscane che ha coinvolto complessivamente 76 classi. Protagonisti anche gli studenti empolesi della 5A primaria Da Vinci e della media Vanghetti.

Nei tre incontri di classe con il supporto di operatori qualificati, i ragazzi hanno potuto conoscere il servizio urbano della città e l’organizzazione dell’azienda. Un viaggio tra le regole e i vantaggi dell’utilizzo dei mezzi pubblici, una nuova materia da studiare tra sicurezza e rispetto dell’ambiente. Dalla teoria alla pratica, le classi sono state accompagnate su un bus, dove hanno toccato con mano quanto appreso, scoprendo i luoghi di interesse serviti proprio dalle linee urbane. E allora tutti sulla linea 1, da piazza della Vittoria, per osservare fuori dal finestrino la statua in onore ai soldati caduti della prima guerra mondiale e proseguire, ancora, verso la casa natale del compositore Ferruccio Busoni. On the road alla scoperta di Empoli.

Dal Santuario della Madonna del Pozzo alla piscina comunale, dal parco di Serravalle a via Falcone e Borsellino: un itinerario per soffermarsi sulla storia di alcuni tra i più importanti personaggi del Paese, come i due magistrati siciliani che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la mafia.

Il bus ha svoltato poi in direzione dello stadio intitolato a Carlo Castellani e anche qui, focus sul "campione della memoria", deportato nel campo di sterminio di Gusen dove trovò la morte nel ’44. Il tour si è concluso con un passaggio sul torrente Orme, diretti verso la stazione ferroviaria. I luoghi fotografati dal bus sono stati oggetto di disegni realizzati dai ragazzi a completamento del progetto. "Un progetto - ha fatto presente l’insegnante Manuela Spadaro - innovativo e molto formativo. Viaggiare in bus ha permesso agli studenti di conoscere meglio la città e di socializzare (cosa di questi tempi fondamentale). L’uscita con il mezzo pubblico ha incentivato molti alunni ad abbandonare l’idea di arrivare a scuola in auto il prossimo anno".