IRENE PUCCIONI
Cronaca

Un caso di meningite. Ragazzina ricoverata

La giovane paziente sta reagendo positivamente alla terapia somministrata . Sottoposti a profilassi farmacologica familiari, conoscenti e i compagni di classe. .

La minorenne e attualmente ricoverata in ospedale (. foto d’archivio

La minorenne e attualmente ricoverata in ospedale (. foto d’archivio

EMPOLI È stato notificato un caso di meningite da Meningococco in una ragazzina minorenne residente a Empoli e attualmente la giovane si trova ricoverata nell’Azienda ospedaliera universitaria Meyer. A renderlo noto è la Asl Toscana centro attraverso una nota stampa diramata ieri. Nello stesso comunicato viene anche specificato che il team dell’Unità Funzionale di Igiene Pubblica Empoli della Asl Toscana centro e degli assistenti sanitari, accertato il caso, ha avviato tempestivamente l’indagine epidemiologica e le strategie di profilassi farmacologica che hanno interessato i familiari, i conoscenti e i compagni di classe della ragazzina, identificati grazie anche alla pronta disponibilità della direzione scolastica interessata. L’inchiesta ha permesso l’individuazione anche di altri contatti stretti che stanno sottoponendosi alla profilassi. A quanto appreso la giovane paziente sta reagendo positivamente alla terapia a cui è stata prontamente sottoposta.

La notizia di questo nuovo caso di meningite ha purtroppo risvegliato ricordi drammatici. Sono passati quasi dieci anni, ma il dolore per quelle giovani vite stroncate dalla malattia causate dal batterio killer è ancora vivo. Il 2015 fu un anno funesto e l’Empolese Valdelsa uno dei territori più colpiti. In pochi mesi il germe assassino fece una strage. La prima vittima fu il piccolo Giovanni Locci, 13 anni, di Bassa, frazione del Comune di Cerreto Guidi. La meningite se lo prese il 7 febbraio. All’ospedale di Empoli arrivò in un giorno di inizio febbraio con febbre molto alta. Erano i giorni del picco dell’influenza e avrebbe potuto trattarsi di un banale virus. Invece no, era l’oscuro nemico, la meningite. I medici del San Giuseppe lo capirono, cercarono di fare tutto ciò che è nelle loro possibilità ma dovettero arrendersi. Trascorso più di un mese dal dramma di ’Giova’. Alle porte c’è la primavera il killer silenzioso colpì Mattia Brendaglia, 17 anni, di Fibbiana. Il giovane morì la sera del 20 marzo, in un letto dell’ospedale di Empoli, anche lui stroncato dalla miningite. Il terzo caso (29 marzo) di una stagione orribile fu quello di Marta Corti, 34 di Vitolini (Vinci), madre di due bambini piccoli, e infermiera all’ospedale San Giuseppe di Empoli, la terza vittima della meningite fulminante.