
Spazi attrezzati dove seguire workshop, rilassarsi, fare sperimentazioni artistiche
Cinquecentosettanta metri quadrati da vivere; per i ragazzi che si muovono sul territorio e le loro famiglie. Un nuovo Centro in centro, vicino alla casa di comunità, al consultorio e accessibile per i giovani di tutti e 15 i Comuni dell’Empolese Valdarno Valdelsa grazie alla vicinanza della stazione e dei mezzi pubblici. Nel complesso sono già inseriti Palazzo Leggenda con il Suev e l’ufficio turistico. Ora, si apre un capitolo nuovo per uno spazio - l’ex ospedale fondato nel 1765 è chiuso dal 2008 - a vocazione sanitaria, svuotato e per moti anni rimasto inutilizzato. Rigenerato e pronto ad una funzione nuova, dovrà essere ’abitato’ tra settembre e ottobre: sei mesi a partire da oggi per arredare e attrezzare le sale (a questo scopo sono destinati 120mila euro) e per lavorare all’impiantistica e alla predisposizione dell’illuminazione (per i quali sono stanziati altri 170mila euro). Ultimata la ristrutturazione e firmata la convenzione (con durata triennale e scadenza a marzo 2028), il Comune consegnerà alla Società della Salute le chiavi dei locali. Il restauro della porzione di edificio è completato; manca solo la piazzetta esterna. L’ultimo sopralluogo di entrambi i cantieri, il sindaco Mantellassi lo ha fatto la settimana scorsa. "La porzione su via Roma procede bene - ha detto - . Dobbiamo sciogliere alcuni nodi sull’ala interessata proprio da questo progetto". Questione di settimane, si spera, perchè tempi e modalità di attuazione saranno sorvegliati da una struttura ministeriale. Intanto, il viaggio virtuale all’interno del palazzo è servito. Al primo livello (piano terra per chi entra da via Paladini) la grande sala destinata a convegni, workshop, performance artistiche, proiezioni e spettacoli. Al livello intermedio, una sala per colloqui e attività individuali, un’aula immersiva, inclusiva e interattiva da condividere con le famiglie. Diverse le ‘aree di esperienza’, con arredi e strumentazioni flessibili e gestibili da parte dei ragazzi stessi: ci saranno aree con tavoli componibili, spazi studio in gruppo e individuali, zone di ascolto e produzione di musica e podcast, ambienti per il gioco da tavolo e per il gaming on line. E ancora una sala decompressione con divanetti e giardino interno per conversare e una terrazza all’aperto per la lettura.
Come previsto dal progetto originario, sarà mantenuta la parte dei servizi di ristorazione con la caffetteria nell’area che si affaccia su piazza del Popolo. Lo sguardo, insomma, è puntato ai giovani in un contesto vivace che andrà a integrarsi con l’urban center lato via Roma (ala est dell’ex ospedale) dove troveranno casa il museo paleontologico e l’auditorium del Cam (intorno alla scuola di musica ruotano circa 500 studenti). Un luogo di aggregazione sana e socialità accessibile ai giovani con disabilità tramite tecnologie di comunicazione aumentativa e specifici software per facilitare l’apprendimento.
Ylenia Cecchetti