REDAZIONE EMPOLI

Un tempo eravamo noi: i migranti italiani Tra fine ‘800 e inizio ‘900 una forte emigrazione

Fino a tre milioni e mezzo di cittadini del nostro Paese a inizio del secolo scorso si sono trasferiti in America

Il popolo italiano tra fine ‘800 e inizio ‘900 ha conosciuto una forte emigrazione, infatti moltissimi italiani soprattutto dal sud o dal nord Italia hanno lasciato il proprio paese per spostarsi in Europa o in America. L’emigrazione italiana verso gli Stati Uniti iniziò verso la fine dell’800 e con la Grande Guerra.

Nell’ultimo secolo furono circa 800.000 italiani a emigrare verso gli Usa. Negli anni successivi il numero di italiani migranti salì fino a 3.500.000, per poi ridursi drasticamente verso gli anni ‘20.

Appena sbarcati dalla nave, gli italiani venivano raggruppati e sottoposti a rapidi controlli per accettarne le condizioni di salute; quelli che non superavano tali controlli, venivano controllati di nuovo più accuratamente. In seguito venivano condotti nelle sale dei registri dove erano attesi da ispettori che registravano i loro dati. Gli italiani venivano sottoposti anche al test per l’analfabetismo.

Gli emigranti italiani desideravano raggiungere il Nord America perché c’era necessità di manodopera.

I più poveri non riuscivano ad andarci perché costava molto, costava troppi soldi. Gli unici che potevano fare questo tipo di viaggio viaggio erano i ricchi (in particolare i proprietari terrieri e i braccianti).