GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Un ’tesoretto’ da 23mila euro grazie a matrimoni e... divorzi

Fiori d’arancio, soprattutto. Ma anche accordi di separazione o divorzio, trovati quando l’unione era ormai giunta al capolinea. Celebrazioni agli...

Il Comune di Vinci ha incassato 23mila euro lo scorso anno dalla celebrazione di matrimoni. Un trend in ripresa dopo lo stop della pandemia

Il Comune di Vinci ha incassato 23mila euro lo scorso anno dalla celebrazione di matrimoni. Un trend in ripresa dopo lo stop della pandemia

Fiori d’arancio, soprattutto. Ma anche accordi di separazione o divorzio, trovati quando l’unione era ormai giunta al capolinea. Celebrazioni agli antipodi, ma che almeno sul piano economico hanno complessivamente portato nelle casse comunali oltre 23mila euro. A tanto ammonta infatti la somma incassata dal Comune di Vinci per il 2024 in termini di matrimoni celebrati e di separazioni messe nero su bianco entro i confini comunali.

Sono stati gli sposalizi, numericamente parlando, a recitare la parte del leone: risultano infatti essere 51 (stando a quanto si evince da una determina del Comune) le unioni officiate a Vinci, 35 delle quali riguardanti sposi non residenti nel territorio comunale. Matrimonio, ma anche il rovescio della medaglia: lo scorso anno, sono stati ufficializzati infatti 6 divorzi. Ma il bilancio, perlomeno per il Comune, resta ad ogni modo più che positivo.

"Direi che, dopo il calo riscontrato giocoforza negli anni della pandemia, il numero di matrimoni è tornato ai livelli del pre-Covid e le prospettive sono incoraggianti – ha detto il sindaco Daniele Vanni – da quel che ho poi avuto modo di riscontrare, sempre più cittadini stranieri vogliono sposarsi a Vinci: per il paesaggio, per la bellezza del territorio. Ma anche per il pensiero di celebrare le nozze nel luogo in cui è nato Leonardo, che certamente conferisce una suggestione ulteriore".

Sposarsi a Vinci, se non altro, sembra portare bene. Poi, se son rose, fioriranno.