FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Una città invasa dalle zanzare: allarme nella zona est di Empoli. "Dovesse piovere? Peggio"

Il biologo Tarducci insieme a un team di disinfestatori ha individuato le aree più infestate del territorio. Le trappole hanno catturato settanta insetti a notte

Una disinfestazione in corso (foto d'archivio)

Empoli (Firenze), 17 ottobre 2023 – Una città invasa dalle zanzare. Anche se è stata l’estate più secca di sempre, anche se le caditoie sono vuote. Ma come è possibile? I risultati dell’indagine condotta dal biologo empolese Marco Tarducci insieme a un gruppo di altri sette disinfestatori in tutta la Toscana hanno messo in evidenza la zona empolese come una dove l’infestazione è tra le più alte. Si tratta soprattutto di culex pipiens, le zanzare tradizionali che stanno lentamente soppiantando le tigre perché depongono le uova soprattutto nell’acqua stagnante. La spiegazione è arrivata proprio dallo stesso Tarducci.

"Abbiamo piazzato diverse trappole per rilevare la presenza di questi insetti – ha detto – in particolare su via Righi, via De Gasperi, via Inghirami sono state sistemati innovativi apparati aspiranti, mentre in via Alfieri e via Samamante abbiamo piazzato le trappole tradizionali con carta adesiva. Altre trappole sono state sistemate a Montelupo e nella zona di Ginestra Fiorentina. I risultati sono stati piuttosto allarmanti. Le trappole ad aspirazione hanno catturato 70 zanzare a notte. Questo vuol dire un livello di infestazione molto elevato soprattutto nella zona est di Empoli, da nord a sud dove abbiamo registrato le problematiche maggiori".

Ma come è possibile? "Le temperature che restano elevate, l’irrigazione dei campi, e diversi invasi sui quali dovremmo fare degli ulteriori accertamenti. Penso in particolare all’oasi e all’ansa dell’Arnovecchio, al lago di Roffia, e al laghetto di Torre Serena. Se non ci sono pesci in questi invasi, le larve si trasformano presto in zanzare che poi circolano soprattutto nella zona di Ponzano, ma anche più a nord in zona stadio Castellani. Non facciamoci ingannare dal fatto che l’Orme è in secca, e ugualmente lo sono le caditoie. Il problema arriva dalla campagna che circonda Empoli. Ma c’è di più: dovesse cominciare a piovere con decisione, stante questa temperatura, saremo in condizione di avere un attacco fuori dal normale. La prima acqua favorevole alla ovodeposizione porterà problemi".

Ma come se ne esce? "Con la facoltà di agraria siamo alle primissime battute di un ragionamento comune. Serve un progetto a livello regionale per capire le dinamiche delle infestazioni, fare anche un’analisi sulle tipologie di zanzare presenti nel territorio in modo da lavorare a una strategia di contrasto efficace".