ANDREA CIAPPI
Cronaca

"Una Pasqua che porti più serenità"

Lottare contro la confusione, la crisi che opprime le famiglie e le comunità, e la "babele" del mondo d’oggi, anche...

Lottare contro la confusione, la crisi che opprime le famiglie e le comunità, e la "babele" del mondo d’oggi, anche...

Lottare contro la confusione, la crisi che opprime le famiglie e le comunità, e la "babele" del mondo d’oggi, anche...

Lottare contro la confusione, la crisi che opprime le famiglie e le comunità, e la "babele" del mondo d’oggi, anche nella nostra dimensione locale che tuttavia non prescinde dalla netta sensazione di caos globalizzato (alimentato pure dai social). È il messaggio diffuso nel Giovedì Santo in attesa di questa Pasqua 2025 da monsignor Fausto Tardelli (nella foto), vescovo della Diocesi di Pistoia che come sappiamo abbraccia anche le parrocchie di Vinci e di Capraia e Limite.

"Babele. La confusione di cui parla il racconto biblico della torre di Babele è quella che stiamo vivendo oggi nel mondo e nella nostra società – afferma monsignor Tardelli –. Persino nelle nostre famiglie e dentro la chiesa. Una babele drammatica perché fatta spesso di sangue versato, di crisi economiche poderose, di rabbia, di menzogne, di incertezze e di montagne di immondizie scaricate attraverso i social".

"È tutto male allora quel che c’è nel mondo? Sicuramente no. – riprende il vescovo –. Sono ancora convinto che la bontà e il disinteresse ci siano in tantissime persone umili e semplici. Sono certo che ci siano ancora uomini e donne di pace che continuano a pagare di persona il loro quotidiano impegno per la giustizia e la verità. Non basta questo però a darci speranza. Solo la vittoria sulla morte spalanca orizzonti di vita piena. E questo è proprio ciò che è accaduto duemila anni fa a Pasqua. Nella babele del mondo, nella confusione delle idee e nell’incertezza dei cambiamenti, resta ‘un centro di gravità permanente’ per dirla con un noto scomparso cantante, un punto cioè solido piantato dentro il mondo: è la Croce di Cristo, la morte e la risurrezione del Figlio di Dio fattosi uomo per amore".

Andrea Ciappi