Una passeggiata per la sicurezza. Ecco com’è la città vista dalle donne

L’iniziativa per sensibilizzare sul tema: l’"esercito rosa" passerà al setaccio anche i luoghi più critici

Una passeggiata per la sicurezza. Ecco com’è la città vista  dalle donne

Il sindaco Alessio Mantellassi e l’assessore Torrini ieri hanno presentato l’evento “Donne al centro“ che si svolgerà in due giornate all’insegna dell’inclusione e della tutela delle persone

di Ylenia Cecchetti

EMPOLI

La città raccontata dall’occhio delle donne. Da chi vuole solo camminare, ma si trova a farlo a passo svelto, con uno spiacevole senso di disagio cucito addosso. Colpa di sguardi indesiderati. O magari di un commento di troppo, ed eccola la percezione del pericolo. Essere donna e passeggiare per strada, un’azione oggi tutt’altro che banale. Sono le donne a vivere di più la città, quelle che maggiormente la attraversano per mano ai figli e ai nipoti. E com’è, Empoli, vista dagli occhi delle donne? Quali sono i punti deboli, le criticità, gli interventi da apportare per far sentire le donne libere di muoversi in sicurezza soprattutto di sera? Ruota attorno a questa domanda il nuovo format lanciato nell’ambito della terza edizione di “Donne al Centro“, la due giorni di eventi che quest’anno si svolgerà l’8 e il 9 novembre. Tre passeggiate per percepire la sicurezza nelle vie e nelle piazze della città: ecco la sfida.

La novità del festival è tutta da camminare. Venerdì c’è “Da sola me ne vo per la città“, promossa dal Comune di Empoli, Hugo e Sociolab, iniziativa finalizzata ad esplorare temi e aspetti legati alla fruizione dello spazio pubblico da parte delle donne e di quanto si sentano, appunto, sicure. Le passeggiate (a cui si potrà partecipare con prenotazione, per un massimo di 20 persone ad itinerario) sono organizzate nelle zone percepite più insicure. Dalle 17.30, con ritrovo in piazza don Minzoni al Dopolavoro ferroviario, si toccheranno via XI Febbraio e vie limitrofe (via Amendola, via delle Fiascaie, piazza Gramsci, poi piazza della Vittoria, via Curtatone e Montanara), il centro storico (via Roma, via Ridolfi, piazza Guido Guerra, piazza Matteotti, via Chiara, via della Noce, piazza Farinata degli Uberti, via dei Neri, via Ridolfi, piazza Matteotti) e il sottopasso ferroviario per proseguire su via Cantini, via dei Cappuccini, viale IV Novembre. Tappa anche al parco delle Cascine, alla Rimembranza e in viale Buozzi, in via Fabiani e in via Verdi. Un’ora e mezzo di marcia con dei ‘punti sosta’ dove le facilitartici raccoglieranno commenti, prime impressioni e percezioni. Politiche urbane di genere, dunque, per riconsegnare alle donne une centralità da tempo ostacolata. “Donne al Centro“ ma anche “Donne in Centro“ con molte delle associazioni locali pronte a camminare insieme alle cittadine.

"È importante guardare al bisogno di sicurezza con gli occhi delle donne – spiega l’assessora alle Pari opportunità e alla Sicurezza, Valentina Torrini –. Se una donna si sente sicura ci sentiamo sicuri tutti. Insieme bisogna provare a migliorare la città perché le donne si sentano sempre libere e fiere di andare da sole in giro, anche se sappiamo che non tutto dipende da noi. Per questo le invito tutte, residenti, commesse, nonne e madri, studentesse, dipendenti e imprenditrici a passeggiare insieme a noi in e per Empoli". Attraversare gli spazi oggetto di discussione e finiti al centro della polemica per questioni di degrado o episodi di aggressione. Toccarli con mano, capirne i limiti e provare a cercarne i punti di forza. A fine percorso, intorno alle 19.30, si farà rientro al Dopolavoro Ferroviario con un’apericena gratuito per le partecipanti. Alle 21, via alla discussione con la restituzione dei contributi emersi nelle passeggiate e commentati dal sindaco Alessio Mantellassi, dalla sindaca di Poggibonsi e presidente di Arci Toscana Susanna Cenni e dall’assessora Torrini. Le proposte arricchiranno il piano di interventi che l’amministrazione sta elaborando per rendere Empoli ancora più sicura. "Bene lavorare sul potenziamento dei controlli – conclude Mantellassi –. Ma c’è molto altro. Il tema della sicurezza è trasversale e riguarda il commercio, la vita della città, il mondo del lavoro e, ovviamente, quello delle donne".