"Una scelta fatta senza condivisione. A rischio il rapporto con la scuola"

I genitori degli studenti delusi e amareggiati per come è stata preannunciata la notizia del ’taglio’

"Una scelta fatta senza condivisione. A rischio il rapporto con la scuola"

Un’immagine del flash mob di protesta contro l’accorpamento dell’istituto ’Gonnelli’ che c’è stato sabato scorso a Poggio all’Aglione e a cui hanno partecipato genitori, studenti, docenti e amministratori

Amarezza e disappunto, per una scelta avvertita come calata dall’alto. Ma non rassegnazione. La strada è in salita, ma c’è la determinazione a giocare la partita fino in fondo per salvare l’autonomia scolastica del “Gonnelli“. Sono questi i sentimenti prevalenti fra i genitori degli alunni che frequentano l’istituto comprensivo di Gambassi e Montaione. "E’stata una doccia fredda. Eravamo entusiasti per i riscontri più che positivi del flash mob. Siamo dispiaciuti anche del messaggio che ha indirettamente fatto passare la Metrocittà: lascia intendere che vi sia un territorio di elite e uno più disagiato – ha detto Massimo Racioppi – Le nostre preoccupazioni, come genitori, sono molteplici perché il Gonnelli è un riferimento per entrambi i Comuni e c’è un rapporto scuola-famiglia forte. Che fine farebbero i progetti educativi e le aule tematiche, considerando che alcune iniziative non sono previste nei Comuni vicini? Ed essendo il nostro un istituto già accorpato, non c’è il rischio che le scuole possano essere separate?". Il timore principale delle famiglie sembra riguardare la continuità didattica e i progetti extra-scolatici. Senza contare che la Metrocittà ha sin qui preannunciato l’accorpamento senza esprimersi in maniera più chiara sotto questo profilo, pur lasciando sulla carta ampi spazi di manovra alla scuola. "Ignoriamo il nostro destino, didatticamente parlando: a quale scuola saremmo accorpati? Può essere giusto accorpare se c’è criterio, ma in questo caso ci sono solo tagli, non c’è prospettiva – ha detto Elena Corsi - La scuola è una delle cose più importanti e temiamo venga a mancare la vicinanza con la comunità. Ci faremo sentire per scongiurare questo scenario, perché subire decisioni in questo modo è doloroso". C’è poi chi pone l’accento sugli aspetti logistici. "Gambassi e Montaione hanno superfici comunali ampie. In caso di accorpamento, anche raggiungere la segreteria scolastica diventerebbe un problema, con famiglie che dovrebbero percorrere decine di chilometri – ha aggiunto Laura Tinti – Un’azione che danneggerebbe anche la qualità dell’offerta formativa, ad oggi alta. Reputiamo tutto ciò un’ingiustizia". Oggi e domani sono previsti due consigli interclasse, dove si parlerà anche dei prossimi passi. In programma c’è una manifestazione a Firenze, da organizzare entro fine mese. "Si parla sempre di partecipazione e coinvolgimento, ma abbiamo subito una scelta senza condivisione. Che porterebbe non solo alla perdita di posti di lavoro, ma anche dell’identità e della progettualità – ha detto un’altra mamma – A perdere sarebbe anche la qualità dell’insegnamento. Serve un criterio di valutazione oggettivo, perché secondo quello dello scorso anno, il Gonnelli ha i numeri per l’autonomia. Ma se passasse l’accorpamento, fra 5 o 6 anni le scuole di Montaione e Gambassi avranno le energie per restare aperte?".

Giovanni Fiorentino