
Il vertice tra i Comuni firmatari del Patto del Montalbano si è svolto a Vinci
Lavorare per arrivare alla sottoscrizione di un nuovo protocollo d’intesa per superare ed aggiornare il "Patto per il Montalbano" nato ormai dieci anni fa, per un’azione sinergica volta a valorizzare il territorio e formare un unico interlocutore per sollecitare in maniera più efficace interventi di ripristino e messa in sicurezza (o per intercettare risorse allo scopo). È l’obiettivo che si sono posti gli amministratori dei dieci Comuni facenti parte del Montalbano, incontratisi pochi giorni fa a Vinci. All’incontro convocato dal sindaco Daniele Vanni (presente insieme all’assessore Giulio Vezzosi) erano presenti anche il sindaco di Capraia a Limite Alessandro Giunti (con gli assessori Paolo Giuntini e Rosanna Gallerini) l’assessore di Cerreto Alessio Tanganelli, l’assessore di Poggio a Caiano Piero Baroncelli, le "sindache" Lisa Amidei e Simona De Caro (rispettivamente di Larciano e Monsummano) la sindaca e l’assessore di Lamporecchio Anna Trassi e Simona Bavuso, il vice-sindaco di Serravalle Alessio Gargini e gli assessori Mariavittoria Michelacci e Dario Di Giacomo (in rappresentanza rispettivamente di Quarrata e Carmignano).
I partecipanti hanno sottolineato l’urgenza del riconoscimento da parte del governo dello Stato di calamità, fondamentale per avere le risorse per gli interventi di somma urgenza necessari a ripristinare le zone colpite dalle frane delle scorse settimane. Un punto centrale del confronto è stato il Manifesto per il Futuro del Montalbano, redatto e firmato nel 2018, che oggi necessita di un aggiornamento. "Come sottolineato da alcuni dei sindaci presenti alla firma del Manifesto nel 2018, l’obiettivo iniziale del Patto del Montalbano era quello di valorizzare il territorio e i suoi prodotti, rendendolo più attrattivo anche sotto l’aspetto agricolo e turistico, per contrastare l’abbandono dei terreni – ha spiegato Vanni - oggi la situazione richiede di passare ad un Piano di Azione per il Montalbano con attività concrete su cui gli enti locali possano lavorare in sinergia. Nella strategia regionale di creare Piani di Adattamento al Cambiamento Climatico il Montalbano, deve essere inserito come un’area su cui concentrare un’azione incisiva di prevenzione, incentivando proprietari privati ad azioni di manutenzione e mettendo in condizione gli enti preposti alla realizzazione di interventi ordinari e straordinari di mitigazione del rischio idrogeologico". Il confronto si è concluso con l’impegno da parte di tutti i Comuni di riprogrammare una nuova riunione operativa, durante la quale iniziare a lavorare per arrivare alla firma di un nuovo protocollo di intesa e alla realizzazione di un Piano di azione unico.