Al ristorante ‘Ferretto’ sono intervenuti i carabinieri
Fucecchio (Firenze), 14 luglio 2018 - Sono arrivati a piedi, nel cuore della notte e hanno scatenato l’inferno. Vetrate sfondate, locale visitato, fioriere utilizzate a mo’ di ‘ariete’. Tutto in pochi minuti, quando l’orologio segnava all’incirca l’una del mattino di mercoledì. Nel mirino dei criminali, in azione in due, il bar trattoria Ferretto di via Pesciatina a Fucecchio. Siamo in collina, nella zona di Querce.
Lì l’altra notte si è consumato un raid violento, da migliaia di euro di danni, interrotto soltanto dal sistema di allarme scattato quando i banditi si sono introdotti nel locale. Un assalto apparentemente senza un perché visto che, a quanto pare, non sarebbe stato rubato niente.
Il sospetto è che l’episodio possa essere in qualche modo ricollegabile all’assalto, avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 luglio, al tiro a volo di Querce. L’impianto sportivo devastato, dai piattelli alle postazioni di lancio all’impianto elettrico, è gestito dalla stessa famiglia: la figlia si occupa del ristorante, il padre del tiro a volo. Al momento, si tratta soltanto di un’ipotesi. Sull’accaduto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Empoli. In via Pesciatina, l’altra notte, è giunta una pattuglia del Radiomobile di Empoli, la sera prima, quando era di già scattato l’antifurto, era stata la volta dei carabinieri della stazione locale.
All’arrivo dei militari, dei malviventi neppure l’ombra. L’azione dei due, alle prime ore di mercoledì, è stata tuttavia immortalata dalle telecamere di videosorveglianza delle quali è dotata l’attività.
Gli occhi elettronici hanno registrato due persone, forse scese da un’auto, dirigersi verso la porta d’ingresso del bar. Una volta davanti, hanno afferrato dei vasi in terracotta contenenti alcune piante decorative e le hanno scaraventate contro la vetrata per poi entrare al bar e proseguire verso l’interno del locale, assai conosciuto e apprezzato da fucececchiesi e non. A quel punto, si è attivato l’antifurto e gli intrusi, con il volto coperto da passamontagna e cappuccio, sono tornati sui loro passi. Una volta fuori, hanno afferrato i vasi rimasti e hanno colpito nuovamente le vetrate, per poi fuggire a piedi lungo via del Felciaione.
S.P.