Empoli, 4 gennaio 2022 - Un vero e proprio atto vandalico, tanto i nutile quanto sciocco, specialmente se pensiamo a ciò che quelle statuette rappresentano. Nella notte tra l’1 e il 2 gennaio alcuni ignoti hanno rovinato e vandalizzato il presepe allestito dalla Misericordia in Piazza Farinata degli Uberti. Un’installazione ormai divenuta un riferimento per i cittadini e per chi percorre le strade del centro storico durante le festività natalizie, preparato con cura dai volontari dell’Arciconfraternita. A scoprire quanto accaduto è stato proprio il Correttore dell’associazione, e Proposto di Empoli, Don Guido Engels, che la mattina di domenica ha trovato la culla del Presepe vuota. La statua in gesso di Gesù Bambino era stata infatti prelevata e abbandonata sotto i loggiati della piazza con la testa staccata: un danno irreparabile a cui Don Guido ha cercato di porre rimedio come possibile, rimettendo poi la statua al proprio posto nel presepe. Ma questo ha corretto solo parzialmente il danno che oramai era stato fatto.
Si tratta di un brutto episodio di vandalismo, già purtroppo verificatosi negli anni passati (non è infatti la prima volta che il tradizionale presepe in piazza Farinata degli Uberti viene rovinato e vandalizzato), che addolora profondamente tutta la Fratellanza della Misericordia proprio per il suo attacco contro quello che è un simbolo di speranza e salvezza, in un avvio di anno che dovrebbe essere all’insegna dell’unione e della condivisione, per fronteggiare insieme le difficoltà dell’emergenza sanitaria.
«Mi rivolgo alla persona che ha commesso il gesto di prendere la statua del Bambino Gesù dal Presepe in Piazza Farinata e decapitarlo - afferma uno sconsolatissimo Don Guido Engels, proposto di Empoli - per dirgli fraternamente: quanta sofferenza hai dentro di te, e soprattutto quanta paura. Non hai conosciuto l’amore gratuito di Dio, capace di amare chi lo uccide. Ti ricordo quanto proclamiamo nella preghiera della sera dell’Epifania: Perché temi Erode, il Signore che viene? Non toglie i regni umani chi dà il regno dei cieli. Mi piacerebbe incontrarmi con te, quando vuoi".
t.c.